LECCE – Dieci partite e tredici punti. Questo il bilancio di Luca Gotti sulla panchina del Lecce. Un subentro, quello del tecnico veneto al posto di D’Aversa, che portato il Lecce alla salvezza.
La squadra giallorossa ha chiuso il campionato pareggiando 0-0, in casa di un Napoli che aveva la speranza, sia pure tenue, di agganciare ancora il treno per l’Europa. Ma gli azzurri non sono riusciti a superare il Lecce ben impostato da Gotti.
“Sono contento del risultato arrivato dopo due sconfitte consecutive – ha detto l’allenatore del Lecce dopo la partita al Maradona -, la squadra ha dato una risposta caratteriale di tipo forte, ci ha provato e ha messo in campo tutto quello che aveva. Questo è l’atteggiamento e la mentalità giusta. Poi la partita si può anche perdere, però saremmo usciti dal campo consapevoli di averla affrontata nel modo giusto. Questo significa che la mia squadra non si accontenta, sul piano della mentalità scatta qualcosa, c’è la volontà di alzare l’asticella”. E Gotti elogia pure il lavoro fatto dalla squadra in settimana nonostante fosse l’ultima di campionato e con un obiettivo, la salvezza, ormai acquisito. “Avevamo tanti diffidati – racconta -, ma nessuno ha pensato di prendersi un’ammonizione alla penultima partita e di saltare l’ultima sfida pensando pure alle gare che attendono sette, otto di loro tra finali Under 21 ed Europei. Nessuno mi ha chiesto durante la settimana di fare meno lavoro. Abbiamo fatto una settimana come se fossimo alla decima giornata di campionato. Questo tipo di strada è quello giusto”.