Dal comizio di piazza Ariosto a Lecce l’affondo di Carlo Salvemini, sindaco uscente e candidato della coalizione di centrosinistra, nei confronti della sfidante Adriana Poli Bortone a cinque giorni dal ballottaggio che metterà la parola fine sul voto amministrativo per Lecce 20/24. In apertura Salvemini ha voluto manifestare la propria solidarietà verso il Parlamentare cinque stelle Leonardo Donno, aggredito appena qualche giorno addietro nella Camera dei deputati, spunto che è poi servito per sottolineare il cima di tensioni, veleni e arroganza cher a suo dire si stanno respirando in questa campagna elettorale. Poi le stilettate, senza giri di parole, all’indirizzo di Adriana Poli Bortone, con l’elenco di tutte quelle che, sempre a quanto affermato dal palco dal sindaco uscente, sono state le vicende giudiziarie che hanno coinvolto l’amministrazione cittadini ai tempi del governo di centrodestra e vale a dire la storia relativa ai BOC, a via Brenta, al Filobus per arrivare alla Lupiae servizi, con nomi e cognomi e intrecci di vario genere. Un fiume in piena, Salvemini, arrivando a rompere gli argini con l’attacco frontale verso Telerama e lo sportello di segnalazione di disservizi e disagi “Dilloatelerama”, a suo dire utilizzato per in maniera strumentale. Poi, finito il lungo affondo, l’accorato appello agli elettori, a quanti in piazza Ariosto lo hanno ascoltato: “La partita non è finita, ha detto Salvemini, vinceremo al ballottaggio, vinceremo insieme, perché siamo tutti candidati”.

Sergio Costa
Giornalista Professionista, nel settore dell'informazione dal 1992. Prima di approdare a Telerama esperienze lavorative in varie testate giornalistiche locali (Quotidiano, Leccesera, Paese Nuovo) e nazionali (Radio24) ricoprendo incarichi come redattore, direttore responsabile, caporedattore e caposervizio.