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Ponte del Ciolo, video in rete sui bulloni allentati. La Provincia valuta azioni legali

GAGLIANO DEL CAPO – La riapertura del ponte del Ciolo è stato certamente un un evento che in molti hanno voluto seguire e comunque capace di attirare la curiosità di molti che hanno raggiunto la località per ammirare l’imponente struttura. Avrà avuto la stessa idea anche il centauro che vediamo in questo video.

Le sue immagini, raccontavano però non la bellezza del ponte ma qualcosa che appariva anomalo per poi pubblicare il tutto sui social. Immagini che avevano fatto gridare allo scandalo. Così di colpo le immagini suggestive e tanto attese, quelle che ritraevano uno dei simboli del Salento, Il ponte del Ciolo, nella sua nuova veste, avevano presto lasciato il passo all’incredulità di un video girato e messo in rete da un motociclista. Bulloni svitati con troppa facilità dalla ringhiera di protezione. Tanto stupore e clamore non fosse altro che la bellissima struttura, importante da ogni punto di vista, era stata inaugurata appena pochi giorni prima con tanto di inaugurazione e passaggio simbolico della prima autovettura dopo il restayling. Diversi i commenti di chi ha letto quel post sui social. Lo avrà fatto anche la Provincia di Lecce che ha diramato subito un comunicato in risposta. In merito alla diffusione su social networks – scrive – di un video relativo a presunti problemi di stabilità della ringhiera del Ponte Ciolo, la Provincia di Lecce comunica che quelli ripresi nel video altro non sono che dadi in acciaio inossidabile installati per assicurare l’allineamento d’asse dei moduli della ringhiera del ponte, dunque in alcun modo funzionali alla stabilità e alla sicurezza della ringhiera del ponte stessa. Una scelta architettonica e non strutturale quindi, che subisce un naturale allentamento, viene specificato a causa della escursione termica, degli agenti atmosferici e ambientali incidenti sul ponte. Tutte le problematiche paventate su stabilità, sicurezza e staticità della barriera protettiva e del ponte, dunque, sono destituite di ogni fondamento. Una precisazione opportuna e certamente utile a non far preoccupare quanti quotidianamente passano su quel ponte. Con ogni probabilità l’intento del centauro non era quello di creare allarme e allo stesso modo non si aspettava una medaglia per aver notato quella che sembrava un’anomalia, ma sicuramente non si aspettava neppure la possibilità che l’Ente – per il tramite della sua Avvocatura – possa verificare la sussistenza delle condizioni per adire alle vie legali per procurato allarme, danneggiamento e danno d’immagine.

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