Si celebra il 2 aprile la “Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo”, per continuare ancora una volta a sensibilizzare tutti sulle necessità delle persone affette da questa patologia affinché possano ricevere aiuti mirati secondo i bisogni specifici. E lo si fa nel Salento come nel resto della Puglia con diversi incontri, dibattiti, flashmob e tanto altro.
Tra comportamenti ripetitivi, difficoltà ad avere relazioni sociali, parlare in modo anomalo o non parlare affatto, oggi l’Autismo in Italia colpisce un bambino su 77 nella fascia d’età compresa fra 7 e 9 anni. Anzi, secondo le più recenti linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità attualmente si stima che i maschi siano colpiti 4,4 volte in più rispetto alle bambine.
Sono dati importanti, che dovrebbero far riflettere, anche se negli ultimi anni sono stati fatti passi in avanti in termini di diagnosi precoce e soprattutto nell’individuazione dei soggetti a rischio grazie ad una maggiore conoscenza del disturbo. Però i problemi non mancano. Ad esempio in Puglia, come nel Salento, si continua a far i conti con la carenza di personale, di servizi, e con le lunghe liste d’attesa che portano i piccoli pazienti ad attendere anche un anno per una prima visita da parte del neuropsichiatra infantile. E ancora, si dovrebbe continuare soprattutto a investire sulla ricerca, a parlare di questo spettro, promuovendo un approccio sempre più inclusivo nella società.