BARI – Per Otranto è una giornata di festa, dopo un’attesa lunga ben 14 anni, scanditi da diverse battaglie contro la burocrazia . È stata firmata in mattinata, in Regione, la concessione demaniale marittima che dà il via ufficialmente al progetto di realizzazione del porto turistico idruntino.
“Un investimento strategico che accresce e qualifica l’offerta turistica della Puglia” ha detto il vicepresidente della Regione e assessore al Demanio, Raffaele Piemontese, sottoscrivendo gli atti che avviano la realizzazione e la gestione del porto. Presenti, oltre al sindaco Pierpaolo Cariddi, anche i commissari straordinari della Società Italiana per Condotte d’Acqua SpA che investirà 50 milioni di euro nel progetto che dovrà essere completato in tre anni.
La Puglia si dota, così, di un’infrastruttura in grado di ospitare fino a 400 imbarcazioni stanziali da diporto, sia a vela che a motore, con lunghezza fino a 40 metri, più una serie di posti per natanti in transito soprattutto per il periodo estivo, alcuni anche per maxi yacht con lunghezza superiore ai 25 metri.
Il nuovo porto consentirà a Otranto di valorizzare anche gli spazi pubblici e panoramici lungo il mare, attraverso una struttura pensata per ‘cucirsi’ con il porto interno già esistente.
Per il primo cittadino si tratta di un “traguardo storico, raggiunto -ha detto-grazie a una conduzione impeccabile, da parte della Regione Puglia, di una conferenza di servizi molto complessa sul piano procedimentale.
Il tema della portualità – ha aggiunto Cariddi- è stato, per la mia amministrazione e quelle che mi hanno preceduto, il grande punto strategico sul quale si è tanto lavorato per indirizzare la città verso uno sviluppo coerente con la nostra vocazione e con le nostre valenze”. Tante saranno le opportunità di lavoro che la nuova infrastruttura attiverà sul nostro territorio, non solo dirette ma anche indirette, generando nuovi mestieri per il futuro dei nostri giovani”.