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Incendi: devastati 50 ettari nei Paduli, a Tricase in fiamme deposito barche

SUD SALENTO- Brucia tutto. Brucia qualsiasi cosa e non piĂą solo campagne.

Dopo un week end terribile, con decine di incendi nell’arco di 72 ore come dimostra il bollettino della Protezione Civile Salento, la settimana si è aperta con il rogo che in mattinata ha distrutto il deposito di vecchie barche dismesso nella zona industriale di Tricase. Una nube nera ha soffocato la cittĂ  per ore e a restare lievemente intossicati sono stati anche due vigili del fuoco intervenuti per domare le fiamme, che probabilmente si sono propagate da un albero nelle vicinanze dell’ex cantiere nautico adiacente ai capannoni di quello che è stato il calzaturificio Adelchi, lungo la strada per Montesano, rimasta bloccata. I modelli in vetroresina delle barche sono andati completamente distrutti, dando vita alla nube scura che ha viaggiato per chilometri.

Nel pomeriggio, un altro inferno di fuoco ha devastato oltre 50 ettari in zona Paduli, tra Ruffano, Supersano e Surano, alle spalle del centro commerciale Gulliver. Il rogo si è registrato intorno alle 14 ed è stato circoscritto solo nel pomeriggio inoltrato grazie all’intervento di vigili del fuoco, Protezione civile e guardie ambientali. Colpiti oliveti, molti dei quali giĂ  secchi, ma anche canneto e sterpaglie. In contemporanea, un altro rogo, di dimensioni piĂą contenute ma di grande impatto vista la nube nera generata, si è sviluppato poco dopo le 16 lungo la provinciale Nociglia-Poggiardo, alle spalle dell’ecocentro del primo comune: oltre alle sterpaglie, sono andati a fuoco anche rifiuti abbandonati.

Esasperati i sindaci della zona, perchĂ© non si riesce a gestire l’emergenza. Sfiora il centinaio il numero di chiamate fatte in questa giornata al 115 per chiedere l’intervento dei caschi rossi. Un rinforzo, minimo, alle squadre leccesi è arrivato dal comando di Chieti, che ha spostato qui una sezione operativa con 9 unitĂ . 

Tra Nardò, Galatone, Seclì, Sannicola altri due incendi, di cui uno a un deposito di pedane in legno e pallet, hanno tenuto sotto pressione la popolazione per diverse ore.

Episodi di un problema molto piĂą ampio per il quale, secondo Legambiente, è necessaria un’azione sinergica tra Regione, Comuni e Forze dell’ordine: “Rimarchiamo il fatto – dicono dall’organizzazione – che la maggior parte di questi incendi sono atti dolosi dovuti all’incoscienza di alcuni cittadini che non guardano alla tutela del territorio nĂ© alla sicurezza dei propri concittadini. Per questo è necessaria maggiore fermezza, da parte delle Istituzioni, nella loro azione legislativa, repressiva e di controllo sia nei confronti di quei proprietari che lasciano le proprie terre abbandonate sia verso un arcaico modo di concepire l’agricoltura, per cui ancora oggi si preferisce dar fuoco a sterpaglie ed erbacce anzichĂ© smaltirle correttamente”.

 

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