Cronaca

Incendi, indagini sulle devastazioni. In fumo anche 70 ettari tra Montesano e Tricase

LECCE- Il giorno dopo il grande inferno di fuoco, inizia la conta dei danni e gli investigatori provano a mettere insieme i pezzi per risalire agli autori di almeno una parte degli oltre 50 roghi che, complice il vento, in un solo sabato hanno devastato centinaia di ettari.

Un velivolo partito in mattinata dall’aviosuperficie di Maglie ha effettuato una ricognizione aerea sui luoghi interessati dalle fiamme a Casarano. Le immagini sono state diffuse dalla Protezione Civile Salento. Le indagini dei carabinieri forestali si concentrano soprattutto lì: sopralluoghi sono stati effettuati per provare a risalire al o ai punti di innesco del vasto incendio. In fumo la collina della Madonna della Campana, fino alle contrade Maggia e Manfio, con vigili del fuoco impegnati fino a sera e con la necessità dell’intervento di un canadair. Evacuate anche alcune abitazioni in contrada Panesa e chiusa per alcune ore la provinciale per Taurisano. Bruciato anche un pezzo di bosco. In quella zona, la Forestale non potrà avvalersi dei filmati delle telecamere anticendio che sono state piazzate in varie parti della provincia di Lecce, per monitorare soprattutto i luoghi in cui i roghi si ripetono più frequentemente negli anni.

70 gli ettari divorati dalle fiamme, poi, solo tra Montesano e Tricase, secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile: lì è stato interessato in parte anche il Bosco Macchia di Ponente, che è un Sito di importanza comunitaria per le specie che vi dimorano. Stando ai primi accertamenti, le fiamme sono partite da un campo a Montesano, ma si sono propagate velocemente per oltre un chilometro e il personale all’opera ha contato almeno sei fronti visibili di macchia e pineta, sterpaglia e incolto, fino a poco prima della zona industriale di Tricase.

Interventi a tamburo battente anche ad Andrano, dove, in zona Pietralata, al confine con Tricase, la Protezione Civile di Marittima è dovuta intervenire per evitare il peggio ad un’anziana, la cui abitazione è stata lambita dalle fiamme. Il promontorio che si affaccia sulla marina, tra località Grotta Verde e l’Isola, per due notti consecutive è stato interessato dai roghi, come ogni anno.

Altri incendi hanno interessato un bosco a Poggiardo, dove è stata messa in sicurezza un’abitazione adiacente, e poi Lido Marini. Tanta la paura a Parabita, sotto una cappa di fumo per ore, a causa dei roghi nella zona di espansione urbana e lungo la provinciale Parabita-Alezio.

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