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Decessi, nel Leccese nessun picco per Covid rispetto agli ultimi 4 anni

LECCE – I dati Istat sul rapporto tra i decessi del primo trimestre di quest’anno e quelli del 2019 hanno lasciato l’intero paese sotto choc. La percentuale di morti in più in tutta Italia sfiora il 50% e i numeri si sono rivelati tragici in particolar modo al Nord, dove il virus ha fatto il suo esordio.Il ritardo dell’arrivo dei contagi al Sud ha giocato, dunque, un ruolo cruciale. Lo dimostrano i dati, nettamente in controtendenza, per l’intera provincia di Lecce.

Ad elaborarli, su un campione di 70 Comuni, il fondatore di un osservatorio economico leccese, Davide Stasi.

I dati dei decessi messi a confronto sono quelli dei 4 anni precedenti a quello in corso. In tutta la provincia nel solo mese di marzo sono spirate 7 persone in più. Estendendo l’analisi al primo trimestre di quest’anno, sempre rispetto a quello dei 4 anni precedenti, le morti risultano persino diminuite: 22 i decessi in meno.

Nello specifico nel mese di marzo del quinquennio 2015-2019, sono decedute, in media, 291,8 uomini e 299,6 donne. Per un totale di 591,4 persone.

Nel mese di marzo di quest’anno, cioè nel primo mese di lockdown, sono morti 298 uomini e 300 donne. Per un totale di 598 persone. L’ incremento si diceva è pari circa a 6,6 decessi in più, rispetto alla media 2015-2019.

Nel primo trimestre (gennaio-febbraio-marzo) del quinquennio 2015-2019, si sono registrati 721,4 decessi a gennaio; 583,6 a febbraio e 591,4 a marzo. Per una media mensile di 632,13 decessi.

Nel primo trimestre di quest’anno, invece, sono morte 664 persone a gennaio, 570 a febbraio e 598 a marzo.Per una media mensile di 610,67 decessi.

Vale a dire 21,5 decessi in meno, pari al 3,4 per cento al di sotto della media del quinquennio 2015-2019.

Un dato in controtendenza, si diceva, che conferma il ruolo giocato dalla tempistica di approccio con il virus. L’arrivo successivo, in tutto il Sud, ha certamente giocato in favore del territorio nel contenimento dei contagi, la gestione dei posti letto in ospedale e il rifornimento di dispositivi di protezione, oltre che nell’applicazione di misure di contenimento che, battendo d’anticipo, hanno dunque limitato contagi e decessi.

I cinque Comuni che hanno registrato un maggiore aumento di decessi nel primo trimestre 2020, rispetto allo stesso periodo dei 4 anni precedenti, sono: Martano (+4,13%), Galatina (+2,87%), Sternatia (+2,53%), Surano (+2,47%) e Scorrano (+1,8%). Il rialzo dei decessi risulta comunque contenuto.

I Comuni che, al contrario, hanno registrato il calo più consistenti di morti sono: Lecce (-16,6%), Casarano (-3,2%), Gallipoli (-2,87%), Surbo (-2,40%) e Novoli (-2,27%).

 

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