Morti, feriti o ammalati di lavoro. Una strage in crescita, con 42.166 denunce di infortuni presentate all’Inps nel primo mese del 2024, il 6,8% in più rispetto a gennaio 2023. Crescono anche gli infortuni mortali (45 in tutto, il 4,7% in più) e le patologie di origine professionale denunciate (30,7% in più).
Un quadro nazionale a tinte fosche, in cui la Puglia si colloca come terza regione per incremento di denunce d’infortuni all’Istituto nazionale di previdenza sociale, il 13,9% in più. L’analisi territoriale evidenzia una crescita in tutte le aree del Paese: più consistente nel Nord-Ovest (+9,9%), seguito da Nord-Est (+6,6%), Centro (+4,8%), Sud (+4,7%) e Isole (+3,1%). Ma, tra le regioni con i maggiori incrementi percentuali, dopo Molise (+17,2%) e provincia autonoma di Trento (+16,4%), vengono Puglia e Valle d’Aosta (+13,5%). In controtendenza, invece, Basilicata e Abruzzo, che segnano rispettivamente decrementi dell’1,4% e dell’11,6%.
Numeri che, nella giornata mondiale sulla sicurezza del lavoro, pongono il problema della mancanza di tutele sui luoghi di lavoro, con incidenti gravi che coinvolgono anche più persone contemporaneamente, e dunque non imputabili alla disattenzione del singolo lavoratore ma alla cattiva organizzazione e gestione del lavoro.
I dati rilevati al 31 gennaio di ciascun anno evidenziano a livello nazionale per il primo mese di quest’anno un incremento rispetto a gennaio 2023, sia dei casi avvenuti durante il lavoro (+6,3%) sia di quelli in itinere, cioè accaduti nel tragitto di andata o ritorno tra casa e luogo di lavoro, cresciuti del 9,7%. L’aumento che emerge dal confronto di mese tra il 2023 e il 2024 è legato sia alla componente femminile, che registra un +3,3%, sia a quella maschile, che presenta un +8,9%. L’incremento ha interessato sia i lavoratori italiani (+6,3%) sia quelli extracomunitari (+11,9%), mentre i comunitari registrano un calo del 3%. Dall’analisi per classi di età emergono aumenti generalizzati in tutte le fasce, tranne in quella 45-49 anni (-1%) e tra gli over 74 anni (-2,1%).