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Valentini saluta Brindisi: “sarò sempre legato alla città”

BRINDISI – Le strade del Brindisi e del Direttore Generale Pierluigi Valentini si sono divise, perché la visione della gestione societaria non era più la stessa. Una scelta difficile quella raccontata dal Direttore Generale in una conferenza stampa, una decisione che, però, non ha rovinato il rapporto umano con il presidente Daniele Arigliano:

PROGETTO BRINDISI – “Auguro a Daniele Arigliano e al Brindisi il meglio. Vorrei correggere qualcosa che è stato detto dal Presidente. I risultati del Brindisi non mi hanno portato a mollare, anzi, ho un carattere combattivo. Lascio Brindisi per una visione differente con il club. Secondo me dovevamo entrare in una nuova fase. Si era ricreato un grande entusiasmo, però, ho commesso un errore, quando ho evidenziato una diversità di vedute avrei dovuto fare un passo indietro. Purtroppo ho ragionato con il cuore, sono rimasto pur sapendo che la pensavamo diversamente. Questo ha fatto si che non sentissi più mio il progetto. Non scappo perché non ho gli attributi. Mi auguro che la visione del Presidente e della sua famiglia siamo giuste e vincenti. Se volevamo essere fortemente competitivi dovevamo scegliere una strada diversa. Per arrivare in serie B in tre anni avremmo dovuto avere una visione differente. Alcune società come la Sambenedettese, già adesso, sta pensando ad allargare la propria base societaria in vista del salto di categoria. Non so se siano arrivate o meno offerte per entrare in società”.

DANUCCI – “Ciro Danucci ha ottenuto un risultato importante dove in tanti hanno fallito. Mi dispiace che la nostra vittoria del campionato sia stata fortunata. Dopo Giugliano ho chiesto a Danucci di dividere le nostre strade, pur pensando che lui sia un grande allenatore. Molti non hanno capito il reale valore di Ciro o non hanno conosciuto il suo vero carattere”.

CITTÀ E TIFOSI –Voglio ringraziare la città e i tifosi, indosso i colori della Città e della squadra che sento mie. Già questa estate non avevo buone sensazioni. Forse a causa del tanto stress della passata stagione. Avrei dovuto lasciare prima dell’inizio del campionato”.

LA SQUADRA – “Sono sempre in prima linea, abbiamo vinto il campionato e mi sono sempre assunto le responsabilità. Il merito dell’allestimento della squadra spetta a Ciro Danucci. Ho fatto tre nomi di giocatori Tiritello, Prezioso e Albertini. Poi abbiamo accettato le scommesse Ganz e Galano. Noi avevamo grande difficoltà a far arrivare qui i giocatori. Abbiamo dovuto accelerare per allestire la rosa, ma la squadra non è scarsa, anzi. Ci sono le basi per poter arrivare alla salvezza”.

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