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Il suono del vino si gusta nelle cantine aperte

Che suono ha il vino? Sicuramente quello morbido e ritmato della musica jazz. O per lo meno, è l’interpretazione del musicista Luca Chiaraluce, che di vini ne ha assaporati 5, dell’Azienda agraria “Duca Guarini di Scorrano”, attribuendo ad ognuno una composizione. È così che 5 qualità diverse dal primitivo, al negramaro, al passito, sono diventate suoni che dalla tromba di Chiaraluce si sono librati nell’aria. Ne hanno goduto le tantissime persone che hanno affollato l’azienda nella giornata dedicata a “Cantine aperte”, l’iniziativa del Movimento Turismo del vino che ha spalancato le porte delle aziende agrarie sparse sul territorio. Un vino si guarda, si fa decantare, si gusta e da ieri, si ascolta grazie al progetto denominato ad hoc “Pentagrappoli” lanciato dalla “Duca Guarini di Scorrano”. Sullo sfondo di una giornata colorata in cantina, le opere in legno realizzate dallo stesso musicista. Arte a tutto tondo, dalla vigna al cuore dei salentini.

di Raffaella Meo

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