LECCE – Un appuntamento unico quello con il “Teatro dei Luoghi” di Koreja che si è spostato in Piazza Duomo a Lecce, un tesoro della città che dona bellezza, dove il tempo sembra essersi fermato per celebrare l’arte e l’architettura barocca. Qui Ermanna Montanari, otto volte Premio Ubu, quattro come “miglior attrice italiana”, ha dato voce al trentatreesimo canto del Paradiso di Dante Alighieri che chiude la Divina Commedia dove tutto si fa palpito intenso, tensione suprema, meraviglia incontrollabile, commozione contagiosa. Dal campanile del Duomo l’attrice ha accompagnato i tanti presenti nella poesia delle forme e delle ombre, in un dialogo silenzioso con l’eternità, dove la pietra leccese calda e avvolgente, è stata cornice perfetta per raccontare i versi danteschi.
“Vergine Madre, Figlia del tuo Figlio”, questo il titolo del lavoro dedicato a Dante, è stato semplice racconto, ma l’incontro di un’intera città: Ermanna Montanari nella sua eterea e impalpabile presenza, ha ricordato agli spettatori che forse il teatro è oggi più che mai utopia, è terra incognita fatta di suoni, antiche risonanze e antichi riti. Distesi per terra, su tappeti circolari che assomigliano a pianeti, gli spettatori hanno osservato il cielo stellato, ascoltando i versi di Dante.