Attualità

Basilica del Rosario, l’impalcatura della vergogna

LECCE – L’impalcatura della vergogna. Quella che da dieci anni offusca buona parte della facciata della seicentesca Basilica della Madonna del Rosario, che sorge imponente appena varcata Porta Rudiae. Posizionata dopo la caduta di alcuni calcinacci su disposizione della sovrintendenza di Lecce, la cui sede è situata proprio di fronte alla chiesa, l’impalcatura non è stata più rimossa, marchiando uno dei luoghi di culto più importanti e più antichi del borgo antico cittadino, visitato quotidianamente da centinaia e centinaia di turisti. A nulla, negli anni, sono valsi i solleciti da parte di chi si prende cura della Basilica, in primis i volontari della Confraternita del Santissimo Rosario, che per quelle che sono le possibilità, si fanno già carico dei lavori di ordinaria manutenzione. Ma nulla più, perché lavori più impegnativi ed onoresi, come quelli del ripristino e messa in sicurezza della pavimentazione interna dove sorge un pregiatissimo mosaico, sarebbero di competenza proprio della Sovrintendenza. L’amarezza, per una situazione che rende poco fruibile la Basilica realizzata dall’architetto Zimbalo, e che è l’unica in Europa ad avere la pianta a croce greca e non a croce latina. 

Un appello affinché si prendano provvedimenti urgenti che restituiscano all’antico splendore la Basilica del Rosario, arriva anche dal priore della Confraternita, Antonio Orioli.

Intanto tutto resta così, con la speranza che qualcosa cambi. Preghiamo.

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