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Bomba Tari, Provincia: Task Force e SOS alla Regione

LECCE – Come una bomba ad orologeria pronta ad esplodere e ad abbattersi sulle tasche dei cittadini pugliesi. Per loro, infatti, si preannuncia una primavera calda e turbolente con aumenti che partono dal 30 per cento per arrivare addirittura al 60 per cento dell’imposta sui rifiuti. Le conseguenze per le famiglie saranno nefaste, ma anche per gli Enti Pubblici.  Un bubbone da 60 milioni di euro per la Puglia e di 13 milioni per la provincia di Lecce. Se non si dovesse trovare una soluzione alcuni comuni della provincia potrebbe rischiare il default.

Ecco perché il presidente della Provincia Stefano Minerva ha convocato una riunione con i vertici Aro e con i sindaci del territorio. Si prova a battere una strada a doppio binario: da una parte il pressing alla Regione Puglia per un sostegno concreto e dall’altra una decisiva accelerazione per giungere all’agognato traguardo della chiusura del ciclo dei rifiuti.

Un percorso che appare comunque irto di difficoltà. Una corsa contro il tempo per evitare un disastro economico, finanziario e ambientale.

E il futuro rischia di essere peggio del presente. “Il prossimo hanno – avverte Silvano Macculi dell’Aro Lecce 7 – tutti i comuni pugliesi potrebbero andare a conferire i loro rifiuti all’impianto di Manduria”. Ergo: con un’impennata dei costi per tonnellata. E i termovalorizzatori restano una chimera: aggiudicati nel lontano 2005 e mai realizzati. Per molti sindaci è questo il peccato originale.

 

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