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Liguori a Lecce Channel: “A Udine scontro diretto, determinante l’approccio”

LECCE – Dopo la sosta torna il campionato, il Lecce ricomincia lunedì da Udine, contro l’Udinese una squadra che stranamente si ritrova in fondo alla classifica. Una gara ostica per i giallorossi.

Corrado Liguori, vicepresidente del Lecce, ospite a Lecce Channel ha parlato di questa sfida:

Noi sappiamo che è uno scontro diretto a tutti gli effetti ed entreremo col piglio giusto e con l’atteggiamento giusto. Secondo me il risultato sarà determinato moltissimo dall’inizio della gara, dall’approccio. Se dovesse andare sui binari giusti per l’Udinese scenderebbe la tensione e giocherebbero in modo più sciolto e fluido, se invece dovesse andare a favore nostro si complicherebbero le cose per loro. Quindi credo che i primi 20, 30, minuti del match saranno determinanti per comprendere poi come finirà la partita”.

Nikola Krstovic, 23 anni, attaccante del Lecce (foto P.Pinto)

Nikola Krstovic gli ricorda vagamente Coda e Francioso come movenze, poi parla del grande lavoro di Pantaleo Corvino, un scopritore di talenti che non si smentisce mai, così come ha fatto proprio con l’attaccante montenegrino e con il centrocampista albanese Ramadani che in poco tempo è diventato un leader dello spogliatoio giallorosso:

È un attaccante che richiama su di sé almeno due avversari, è questo è un elemento molto importante. Krstovic è un attaccante che catalizza l’attenzione dei difensori, quando hai attaccanti così a uno di loro devono lasciare spazio. Krstovic si mette perfettamente tra due difensori, così uno deve stare attento da una parte e l’altro dall’altra parte, quindi questa è una caratteristica che a me vagamente ricorda sia Coda che Francioso, come movenze. Lui ha il vantaggio di essere molto giovane, ha il vantaggio di essere esplosivo, con un fisico importante dunque ha tutte le caratteristiche per diventare un grandissimo calciatore.
Devo dire che quando il nostro caro direttore dell’area tecnica Pantaleo Corvino ci disse la squadra dove giocava che non riuscivamo nemmeno a pronunciarla; veramente ci domandiamo (sorride n.d.r) come faccia, nonostante ne abbia fatte tante per tante squadre, come lo stesso Ramadani. Sostituire uno come Hjulmand non è semplice, non mi piace fare paragoni. Hjulmand ha dato tanto è andato poi è andato in una squadra più importante, Ramadani lo ha sostituito ed era difficilissimo farlo ma sta facendo bene ed è diventato un leader importante nello spogliatoio”.

M.C.

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