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Provinciali: Sperti per le battaglie nel Salento, Minerva a caccia dei melloniani

LECCE – La volata è già partita. Da una parte Stefano Minerva, dall’altra Michele Sperti. E’ una sfida a due tra il presidente della Provincia e sidnaco di Gallipoli e il primo cittadino di Miggiano. In palio la poltrona di Palazzo dei Celestini.

I sommovimenti interni alle due coalizioni sono tuttora in corso. Centrosinistra e centrodestra provano a limare gli ultimi dettagli e soprattutto ad accelerare in vista dell’appuntamento del 10 novembre.

Nel centrodestra, sciolti i nodi sulla candidatura, lo schieramento prosegue la sua campagna elettorale: Forza Italia, Noi Moderati, Lega, Fratelli d’Italia e Movimento Regione Salento sono scesi in campo compatti. Obiettivo? Tentare di conquistare Palazzo dei Celestini.

Michele Sperti, alla presenza del presidente Paolo Pagliaro, ha firmato il documento del Movimento Regione Salento nel quale sono elencati tutti gli impegni mirati alla salvaguardia, alla tutela e alla promozione del territorio salentino. La discriminante, infatti, resta sempre la stessa: abbracciare e condividere convintamente le 10 battaglie portate avanti da anni. Sperti ha detto sì senza alcun tentennamento. “Ecco perché – fanno sapere dal Movimento – avrà il nostro sostegno illimitato perché crediamo che oltre ad aver sposato le linee guida del nostro Manifesto, sia la persona giusta per dare una svola alle politiche della Provincia di Lecce, in quanto ha già dimostrato le sue doti e la sua capacità gestionale e organizzativa amministrando Miggiano, dove, nonostante sia un piccolo centro, sta facendo un grande lavoro”.

Sull’altra sponda barra dritta puntata verso Stefano Minerva. Il numero uno di Palazzo dei Celestini tenta il bis facendo leva sulla sua coalizione di centrosinistra, a cominciare dai gruppi consiliari Salento Bene Comune e Insieme per il Salento, capeggiati rispettivamente da Ippazio Morciano e da Fabio Tarantino.

Al momento in Provincia 11 consiglieri su 16 sono “targati” centrosinistra e sono pronti, dunque, a fare la loro parte in maniera significativa. Dal canto suo, Minerva ha già scoperto le carte: in 600 amministratori – oltre il 50% – hanno sottoscritto la sua riconferma. “Sono certo di aver lavorato bene in questi quattro anni. Per questo chiederò il voto a tutti gli amministratori”, afferma Minerva che guarda – dice – anche “al di là del recinto del centrosinistra”.

Ago della bilancia potrebbe essere Nardò, il Comune che insieme a quello di Lecce potrebbe fare la differenza. Un singolo voto di un amministratore equivale infatti a 330 voti ponderati. Un’enormità. La partita si gioca soprattutto in questi due centri. Minerva potrà contare a Lecce sull’apporto di Salvemini e dei suoi fedelissimi di centrosinistra, ma non è certo – così come avvenne quattro anni fa – di avere al fianco il sindaco di Nardò Pippi Mellone che di recente ha deciso di sostenere il centrodestra salentino. Nulla è scontato per l’attuale presidente della Provincia. “Mellone è un sindaco come tutti gli altri, non so quello che farà. Io chiederò il voto anche a tutti i suoi consiglieri comunali, con alcuni dei quali peraltro ho un rapporto personale”.

La sfida, dunque, almeno sulla carta, si preannuncia avvincente e aperta. Il 10 novembre alle urne saranno chiamati poco meno di 1.200 amministratori della provincia di Lecce per designare per altri quattro anni il numero uno di Palazzo dei Celestini.

 

 

di Antonio Greco

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