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Fogna e acqua, semaforo verde del Tar ai lavori di manutenzione

LECCE – Via libera dal Tar di Lecce ai servizi e lavori per la manutenzione delle reti idriche e fognanti della provincia di Lecce. Si chiude così una lunga querelle giudiziaria. I giudici del Tribunale amministrativo regionale hanno preso atto della rinuncia del raggruppamento Soci s.r.l. al ricorso promosso contro l’aggiudicazione dell’appalto dell’Aqo s.p.a. per i servizi ed i lavori di manutenzione delle reti idriche della Provincia di Lecce e hanno accertato l’infondatezza dello stesso ricorso, condannando parte ricorrente al pagamento delle spese giudiziarie.

La vicenda prende le mosse dallo scorso mese di febbraio, quando l’Acquedotto Pugliese appaltò – mediante un accordo quadro – i servizi ed i lavori per la manutenzione delle reti idriche e fognarie, suddiviso in 14 lotti, corrispondenti ad altrettanti Ambiti territoriali dislocati nelle Province di Lecce, Foggia, Bat, Bari, Taranto, Brindisi ed Avellino.

La gara per l’ambito 10, cioè quella relativa alla Provincia di Lecce, di importo pari ad oltre quindici milioni di euro, venne aggiudicata al raggruppamento composto dalla Bastone Salvatore s.r.l., da Nuova Panalectric s.r.l. e dalla Sogea s.r.l..

Gli esiti della procedura concorsuale venrro però impugnati davanti al Tar di Lecce dall’Ati Soci s.r.l., classificatasi seconda nella graduatoria definitiva. Secondo la ricorrente, l’Aqo avrebbe dovuto escludere il raggruppamento aggiudicatario per presunte irregolarità e nullità del contratto di avvalimento tra la mandataria Bastone Salvatore s.r.l. e la mandante Sogea s.r.l.

Queste ultime società erano difese in giudizio dagli avvocati Paolo Gaballo (Bastone Salvatore s.r.l.) e Francesco Baldassarre (Sogea s.r.l.), che eccepivano l’infondatezza dell’azione avversaria, evidenziando la piena regolarità del contratto di avvalimento, la correttezza dell’operato della Stazione appaltante e, quindi, la legittimità dell’aggiudicazione.

All’udienza dello scorso 12 luglio, la parte ricorrente ha dichiarato di rinunciare al ricorso, mentre gli avvocati Gaballo e Baldassarre hanno insistito per la condanna al pagamento delle spese di lite in favore delle due società loro assistite.

Giovedì 28 luglio la seconda sezione del Tar Lecce ha pubblicato la sentenza con la quale, pur prendendo atto della rinuncia al ricorso del raggruppamento Soci, alla luce della condanna alle spese richiesta dall’Ati Bastone, ha esaminato il merito della controversia, accertando l’infondatezza del ricorso della Soci

Il Tar condividendo le tesi difensive degli avvocati Paolo Gaballo e Francesco Baldassarre, ha accertato che il raggruppamento aggiudicatario fosse in possesso del requisito di esperienza professionale richiesto dal disciplinare per la partecipazione alla gara, avendo prodotto un contratto di avvalimento valido e regolare. Il Tar ha anche condannato la Soci al pagamento delle spese di lite in favore della Bastone e della Sogea.

La pronuncia del Tar – hanno commentato Gaballo e Baldassarre – riveste notevole rilievo, in quanto afferma un importante principio relativo al cosiddetto prestito del requisito esperienziale per la partecipazione alle procedure concorsuali, che potrà, senz’altro, essere utile alle Amministrazioni appaltanti nella predisposizione degli atti di gara e nell’attività di verifica dei requisiti in possesso dei concorrenti”.

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