Attualità

“Un peschereccio siciliano fa razzia del nostro pesce”: la protesta dei pescatori locali

LEUCA – Non ci stanno i pescatori di Leuca e dintorni e in mattinata sono scesi in strada a protestare pacificamente e a chiedere alla Capitaneria di Porto di accendere un faro sull’episodio che nelle scorse ore ha scatenato il loro malcontento.

Nelle acque tra Torre Pali e Leuca è arrivato un peschereccio siciliano che, con la tecnica della “rete a circuizione”, ha tirato su una grandissima quantità di pesce, come dimostra questo video girato a bordo. Non sarebbe la prima volta.

Attenzione:in quello che vedete non ci sarebbe nulla di illegale. E di fatto i pescatori locali, con la loro protesta, focalizzano l’attenzione più che altro sull’opportunità di questo tipo di pesca nel nostro mare in questo momento storico. E sottolineano, infatti, questo passaggio del D.P.R: “E’ vietato l’uso di fonti luminose (quelle previste dalla tecnica usata dal peschereccio in questione) a una distanza dalla costa inferiore ai 300 metri e nelle zone di mare entro le 3 miglia in cui la profondità sia inferiore ai 30 metri. Il Capo del compartimento, al fine della tutela delle risorse biologiche del mare, sentita la commissione consultiva locale per la pesca marittima, può stabilire -ecco la parte su cui insistono i pescatori- ogni altra disposizione circa la località di esercizio, i periodi di tempo e i tipi degli strumenti pescherecci per la pesca con fonti luminose nelle acque del compartimento”. La regola, cioè, può essere quantomeno contestualizzata, adattata. Ed è proprio questo che si chiede.

 

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