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Rsa “Casa Serena”: 4 decessi di ospiti con Covid. Rassicurazioni alle famiglie allarmate

MATINO – Il focolaio Covid scoppiato nella rsa “Casa Serena” di Matino ad oggi conta 42 ospiti positivi presenti in struttura e tre ricoverati, oltre allo stesso responsabile che, nel frattempo, si è negativizzato. Dal 28 gennaio ad oggi, quattro i decessi di ospiti che erano stati contagiati dal virus.

Sono questi numeri ad aver messo in allerta i familiari degli anziani assistiti nella Rsa: un gruppo di loro ha infatti inviato alla nostra redazione una lettera, chiedendo di fare chiarezza su quanto stia accadendo e manifestando preoccupazione.
La rsa, contattata, risponde punto per punto agli interrogativi. Lo stesso fa il sindaco, Giorgio Toma. Entrambi certificano il contatto diretto e quotidiano tenuto con la Asl, rassicurando che la situazione è sotto controllo.

Chiarezza viene fatta in primis sul numero degli attuali positivi: “42 in struttura, ma tutti asintomatici – spiegano dalla Rsa – una paziente si è negativizzata ed è stata isolata, tre sono ricoverati. Per quanto riguarda gli operatori: sui 25 inizialmente positivi, 18 si sono negativizzati. Ne sono rientrati, però, soltanto tre, dichiarati completamente guariti da chi di competenza. Gli altri sono in attesa di quest’ultimo step. Tutto il personale assente, causa contagio, era stato sostituito con altre assunzioni”. Sui decessi la Rsa precisa: “Si tratta di persone affette, da tempo, di numerose patologie pregresse e gravemente invalidanti. Due di loro sono decedute in ospedale. Erano sì risultate positive, ma il loro quadro clinico era notoriamente già critico”. Sulla mancata trasparenza lamentata da alcuni familiari, la struttura si dice infine rammaricata: “è vero che per un periodo abbiamo interrotto le videochiamate che abbiamo sempre garantito ai familiari, ma è anche vero che proprio ieri mattina abbiamo ripreso a pieno ritmo, consentendo a tutte le famiglie (nell’arco della stessa giornata) di vedere i nostri ospiti e dialogare con loro. Se la situazione non fosse stata gestibile – continuano – saremmo stati i primi a informare le famiglie e le autorità competenti. Non avremmo alcun motivo per agire diversamente. Con il rientro degli operatori addetti proprio alle videochiamate, continueremo a garantire un contatto costante tra ospiti e famiglie, in modo da placare le ansie assolutamente comprensibili, ma infondate”.

E.Fio

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