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Calderoni: “Liverani ti spiega dove sbagli, se lo ascolti capisci che ha ragione”

LECCE – Nello spazio siamo “sempre con voi” su Instagram, ha parlato Marco Calderoni, il terzino sinistro di Latisana, entrato nei cuori dei tifosi giallorossi non solo per la sua generosità in campo ma anche per il suo grande cuore e la sua semplicità.

Con 30 presenze la scorsa stagione è stato tra i protagonisti della promozione in A, la sua prima promozione, una grande emozione, unica:

Per la prima volta nella mia carriera ho festeggiato una promozione; è stata la prima promozione, l’emozione era per quello, sono stato sempre in squadre che lottavano per salvarsi e quindi alla fine, all’ultima giornata se vincevi ti salvavi e se perdevi retrocedevi. Questa promozione rimarrà per sempre dentro di me”.

Calderoni e La Mantia (serie B 2018-20 foto Pinto)

Poi è arrivata la massima serie e la sorpresa dei suoi gol, in 19 presenze ne ha segnati 3: con la Spal e con il Milan in trasferta, e con il Cagliari in casa, ma quello che resterà scolpito nella sua memoria è quello a San Siro, sul finale, che ha regalato al Lecce un pareggio meritato ma insperato, e la dedica dei suo gol è sempre speciale, sono per la moglie, compagna di vita e base di ogni progetto:

L’emozione di vincere il campionato è strana, non avendola mai provato, ma è un percorso che dura un anno; fare gol a San Siro è stata un’emozione che mi ha provocato un picco di adrenalina, segnare il gol del pareggio contro il Milan, in quello stadio in cui non ero mai andato a vedere una partita perché il mio obiettivo era giocarci, poi ho fatto gol ed è andata meglio di come potessi immaginare e sognare.
Ho dedicato i gol a mia moglie perché mi completa, mi segue sempre, mi dona serenità, quella che mi serve soprattutto nei momenti di difficoltà”.

La voglia di ripartire è tanta anche se, come spiega, senza tifosi sarà dura:

La voglia di ricominciare è tanta, ma c’è ancora confusione sulle regole. Si giocherebbe a porte chiuse, non siamo abituati a farlo. Non è uguale giocare partite importanti senza tifosi o con 30 mila persone. I tifosi sono il nostro valore aggiunto”.

Infine parla del mister, del suo mister, di Liverani e non nasconde una profonda stima:

Soprattutto a livello offensivo è riuscito a darmi tanto cose che in tanti anni non ero riuscito a fare. Lui è uno rigido ma è così perché vuole insegnare la sua visione di gioco, quella che aveva anche da calciatore. Come allenatore mi sta dando tanto, non solo a me ma a tutti i miei compagni. Lui ti spiega dove sbagli e se lo ascolti capisci che ha ragione”.

Marco Calderoni, terzino sinistro US Lecce (foto P.Pinto)

Chiude salutando tutti e con un solo obiettivo:

Obiettivo mantenere la categoria, sono arrivato in A tardi e voglio rimanerci. Vincere con il Lecce significherebbe averlo fatto”.

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