Attualità

25 anni di ONU, Guterres: Brindisi base strategica anche per ambiente

BRINDISI – Il centro di Brindisi sempre più di importanza strategica, non solo nelle missioni di pace ma anche nella sfida ambientale. Dopo il fallimento della Cop25 di Madrid, il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres rimarca dal Salento quale dovrà essere il nuovo ulteriore impegno. Lo fa durante la visita al Centro Servizi Globale delle Nazioni Unite, in occasione delle celebrazioni per il suo 25esimo anniversario: “L’importanza strategica di Brindisi riguarda tutto quel che attiene le tecnologie di ultima generazione per ambiente, informatica, telecomunicazioni e, spero, anche per l’intelligenza artificiale. Brindisi e il suo centro rappresenteranno un vero e proprio hub, un centro dedicato che permetterà lo sviluppo di queste tecnologie”. Accompagnato dal ministro degli Esteri Di Maio, Guterres ha visitato il Centro Geospaziale e il Green Village all’interno della base collocata presso l’aeroporto militare. Ad aprire i lavori è stata Giovanna Ceglie, prima donna alla guida del centro brindisino. Come ha ribadito, la base sta diventando sempre più un polo di eccellenza ambientale, a sostegno delle missioni delle Nazioni unite. Da qui sono partite varie missioni: tra le ultime, gli aiuti in occasione del terremoto ad Haiti nel 2010, l’emergenza Ebola in cinque Paesi africani, di recente l’invio di mezzi nello Yemen.
C’è orgoglio nell’essere la città italiana candidata a ospitare un centro per tecnologie ambientali da usare qui e nelle missioni internazionali, dopo aver pagato un caro prezzo in quest’ambito. Questo il cuore dell’intervento del sindaco Riccardo Rossi, che ha consegnato a Guterres le chiavi della città.
Rafforzare questo centro logistico, che lavora fianco a fianco con quello di Valencia, in Spagna, è fondamentale nella gestione degli aiuti in tutti il Mediterraneo e oltre. Gi occhi sono puntati sulla crisi libica, per la quale Di Maio ha annunciato la nomina di un inviato speciale, un incontro in Italia con Haftar, il dialogo con altri ministri esteri europei, al fine di promuovere una missione europea in Libia.

“Mai come in questo momento abbiamo bisogno delle Nazioni Unite per risolvere una crisi fondamentale come quella libica – ha detto Di Maio – per trovare nella conferenza di Berlino una soluzione pacifica ad una guerra civile che vede una serie di interferenze esterne che ne fanno una guerra per procura”. Instabilità in Libia “significa avere un rischio terrorismo a poca distanza dalle coste italiane”.

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