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Pontili, ultimatum scaduto. Otranto resta ferma e attende mosse della Soprintendenza

OTRANTO- Una mattinata di calma apparente. L’ultimatum è scaduto, i pontili del porto interno andrebbero smontati a partire da questo giorno e ora il Comune di Otranto attende le mosse della Soprintendenza, che ha già avvisato che sarebbero state avviate le procedure per lo smontaggio forzoso.

La motivazione è nota ed ha trovato sponda anche in sede giudiziaria, con la sentenza del Consiglio di Stato: le autorizzazioni che erano state richieste per quel progetto erano stagionali e prevedevano che al termine della stagione estiva l’infrastruttura dovesse essere smontata, per poi essere rimontata nella primavera successiva. Il Comune ha ribadito il fatto che, in questo modo, quel porto sarebbe un cantiere continuo e i costi sarebbero insostenibili, pari a circa 800mila euro. È per questo che, dopo aver perso la battaglia nei tribunali, l’amministrazione ha presentato un nuovo progetto, che di fatto comporta il mantenimento della struttura, rivista in alcune parti e nella fruibilità. Su questo, nella giornata di martedì, si è registra la fumata nera della conferenza dei servizi: la Soprintendenza insiste perché vengano rimosse le opere.

Ma il Comune non farà ulteriori passi, per ora: “Per me – spiega il sindaco Pierpaolo Cariddi – i pontili possono restare lì perché i titolari di pontili possono lasciarli montati fino al 31 dicembre 2020, in base alla deroga introdotta dalla legge di bilancio varata lo scorso anno. Noi siamo sicuramente titolari e i manufatti, essendo galleggianti, rientrano nel punto e5 del dpr 380/2001 (sarebbero da considerarsi, cioè, manufatti leggeri in base al Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, ndr). Per questo riteniamo che fino a quel momento siamo in regola nel mantenere i pontili. Se quelle disposizioni non si applicano, dovranno essere altri ad agire”.

Insomma, la palla ritorna nelle mani dell’articolazione del Ministero dei Beni Culturali. Ed è proprio a quel dicastero, oltre che al premier Conte, che si rivolge una interrogazione a firma del deputato pugliese di Fratelli d’Italia Marcello Gemmato. Si chiede di valutare se sussistono i presupposti per riesaminare la delibera del Consiglio dei Ministri adottata nella riunione dell’11 giugno 2019 con la quale è stata accolta l’opposizione presentata dalla Soprintendenza al fine di consentire il mantenimento dei pontili galleggianti per l’intero anno anche oltre il termine del 31 dicembre 2020.

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