TARANTO- E’ una particolarissima costruzione architettonica che a Roma ha fatto la storia sia dell’architettura post moderna che del cinema italiano. A raccontare i 50 anni di Casa Papanice è una mostra che si è aperta a Taranto in queste ore e che rimarrà visitabile fino al 30 ottobre, gratuitamente, nel castello aragonese. Si intitola ” L’Italia del boom fra mura d’artista e fotogrammi d’autore” e accoglie le foto originali di Oscar Savio, poster di film d’autore, testi riguardanti il boom economico, progetti dell’edificio. È curata da Edmondo Papanice, nipote dell’imprenditore edile tarantino Pasquale Papanice, committente dell’opera: amante del cinema, la volle dedicare alla Settima Arte.
Anche David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, ha espresso apprezzamento per l’evento e lo storico edificio. La mostra tarantina gode, infatti, dell’alto patrocinio del Parlamento europeo, oltre che del Senato della Repubblica e del ministero per i Beni e le attività culturali. L’edificio venne costruito dall’archistar Paolo Portoghesi in collaborazione con l’ingegner Vittorio Gigliotti, si trova in via Giuseppe Marchi ed è considerata in tutto il mondo il simbolo del postmodernismo italiano, fonte d’ispirazione per artisti e intellettuali, oltre che set di numerosi film come ‘Dramma della gelosia’ (1970), di Ettore Scola, o ‘Lo strano vizio della signora Wardh’ (1971), di Sergio Martino. Oggi il palazzo è sede dell’ambasciata giordana.