LECCE/VERNOLE – Tanti piccoli tesori, reperti a testimonianza di realtà che possiamo solo ricostruire, a pochi metri dalle coste del Salento. Un patrimonio immenso e immerso che il Dipartimento di Beni Culturali di Unisalento ha portato oggi all’attenzione delle aziende e del grande pubblico.
Questo l’evento “Accessibilità, Innovazione e Digitale per la valorizzazione del Patrimonio Culturale sommerso”, creato nell’ambito del progetto Wrecks4All che lega tutti gli atenei affacciati all’adriatico in uno sforzo comune rispetto a questa realtà tanto ricca quanto poco riconosciuta.
Una giornata divisa in due momenti: il primo sul campo, presso le strutture portuali sommerse di “Posto San Giovanni”, nella riserva naturale “le Cesine” in cui l’evento ha offerto ai partecipanti una sessione di snorkeling guidata sulle strutture portuali sommerse, per presentare i risultati della campagna 2024 di ricerche archeologiche subacquee e costiere; il secondo invece presso il rettorato di Unisalento in cui sono stati presentati nuovi prodotti digitali e percorsi innovativi per rivelare ai cittadini la bellezza di questi reperti e al contempo preservarli. Tante le nuove tecnologie impiegate, come realtà virtuale, stampa 3D e allestimenti immersivi per i musei.