LECCE – (t.d.g.) Nonostante le numerose assenze il Foggia dell’ex Padalino ha provato a portare a casa un risultato positivo dal Via del Mare. “È un risultato che non ci soddisfa – afferma l’ex allenatore del Lecce -, la squadra ha tenuto testa e si è ben comportata, ma ha creato pochi pericoli negli ultimi sedici metri. Nel complesso, però, non c’è stata alcun tipo di resa, l’atteggiamento mi è piaciuto, ma ci sono tante cose da mettere a posto. Il risultato è penalizzante senza nulla togliere a una squadra così forte. Inoltre, siamo arrivati a Lecce con numerose defezioni, però chi ha giocato e chi è subentrato ha fatto la sua parte. Al di là del risultato mi ritengo soddisfatto. Abbiamo cercato di bloccare il Lecce nella zona centrale dove la squadra di Liverani aveva più riferimenti, non abbiamo creato spazio tra linee altrimenti diventa dura con gente come Falco. Rispetto alle partite il Lecce non ha creato così tanto. Nel primo tempo noi abbiamo giocato sotto ritmo, ma anche gli attaccanti del Lecce e il blocco di centrocampo erano impegnati nella riconquista della palla sulle corsie esterne, un atteggiamento che il Lecce fa molto bene e che ha consolidato. Però non è che vengono avanti a cercare l’uomo contro uomo tranne in rare occasioni. A noi è mancato l’ultimo passaggio, la troppa voglia di accelerare le giocate ha creato un po’ di confusionee e la finalizzazione è problema che ci portiamo avanti da qualche gara”. Per la prima volta Padalino è tornato a Lecce da ex allenatore. “Il derby è sempre una partita carica di emozioni, anche io l’ho sentita, ma dopo ci siamo concentrati su altro e avevo un unico pensiero: sulla mia squadra”. Alla fine il tecnico foggiano ha ricevuto dei fischi solo nel momento in cui lo speaker dello stadio ha annunciato il suo nome. “L’ho detto che avrei cercato di rimanere indifferente: lo faccio sempre. Anche da calciatore era così. Gli attori erano i calciatori, le squadre, quello che riguarda me ho provato a lasciarlo fuori”.
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