LECCE- Anche Antonio Torricelli, consigliere comunale del Pd e il più longevo sui banchi dell’assise cittadina, medita di lasciare Palazzo Carafa e di rassegnare le dimissioni. “Rientra tra le valutazioni che stiamo facendo, ma si tratta al momento solo di valutazioni”, spiega il suo legale Luigi Covella. Allo stesso modo, si sta valutando anche l’ipotesi di istanza al Riesame sui suoi arresti domiciliari.
Torricelli è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria sulle case popolari a Lecce assieme, tra gli altri, ad altri due consiglieri comunali ed ex assessori del centrodestra, Luca Pasqualini e Attilio Monosi. Per il primo, le dimissioni sono già arrivate e, secondo l’avvocato Giuseppe Corleto, suo difensore, non erano finalizzate alla revoca della misura dei domiciliari. Si attende, invece, l’ok da parte del giudice perché Monosi possa personalmente recarsi in municipio per protocollare le sue, non potendo farlo per interposta persona. Ad ogni modo, “l’intenzione è quella ed è irrevocabile”, ha puntualizzato il legale Riccardo Giannuzzi.
È prevista probabilmente per la prossima settimana, inoltre, la decisione del gip Giovanni Gallo sulle richieste di misure di interdizione dai pubblici uffici per i dipendenti comunali indagati e ascoltati durante gli interrogatori dei giorni scorsi.
Nelle prossime ore, inoltre, saranno evidenti le prime ripercussioni sul piano politico. La nuova seduta del Consiglio comunale vedrà le sostituzioni. Al posto dei consiglieri arrestati, subentrano tre donne: Carmen Tessitore, Giordana Guerrieri e Paola Leucci.