SURBO – I “no grazie” incassati alla vista della telecamera sono tantissimi. Surbo si risveglia confuso all’indomani della decisione del Consiglio dei Ministri che, dopo aver visionato la relazione del Prefetto Claudio Palomba, ha disposto lo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose. Il 10 giugno si poteva tornare alle urne ma l’arrivo del commissario prefettizio ha fatto saltare l’ipotesi.
Per 1 anno e mezzo il Comune sarà affidato ad un commissario esterno. Non hanno ancora le idee chiare le cittadini: qualcuno sostiene che il ricorso annunciato dal sindaco lasci ancora i giochi aperti per abbreviare i tempi del commissariamento.
Per qualcun altro sarebbe stato auspicabile poter votare subito e lasciare che i cittadini potessero scegliere liberamente da chi essere governati. Per qualcun altro, infine, ben venga un periodo di “decantazione” di un’atmosfera già abbastanza tesa e che riporta alla memoria un precedente, il commissariamento del ’91. Un pezzo di storia che nessuno sperava potesse ripetersi.