LECCE- Una tragedia che aveva sconvolto la città quella avvenuta il 7 aprile dello scorso anno in viale Giovanni Paolo II nei pressi dello Stadio. Quel giorno Zaira Palumbo, giovane mamma leccese, stava
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accompagnando il figlio a scuola quando all’improvviso, mentre attraversava sulle strisce pedonali insieme al bambino, fu travolta da una Dacia Sandero guidata da una 35enne.
Zaira fece scudo con il suo corpo al figlio e fu travolta dall’auto. ferite talmente gravi che la portarono alla morte, in ospedale, dopo poco più di un mese, il 19 maggio. In mattinata, davanti al gup Cazzella, si è svolta l’udienza preliminare per la responsabile di quel tragico evento. Assistita dagli avvocati Fabrizio Marra e Giuseppe Serratì la donna ha chiesto di patteggiare una condanna a due anni. È stata una fatalità- commentano i suoi legali- le analisi hanno dimostrato che quel giorno la donna non aveva assunto sostanze stupefacenti e non aveva bevuto. Inoltre le perizie sul cellulare, sequestrato per le indagini, arrivarono alla conclusione che al momento dell’impatto la conducente non lo stava usando.
Presente all’udienza anche il marito di Zaira, Stanislao. Ha preferito non costituirsi parte civile nel processo ma si augura che sia fatta giustizia. Mia moglie, non me la darà più nessuno, dice. Ormai la mia famiglia è distrutta e stiamo vivendo un incubo. Il giudice si è riservato la decisione.