AmbienteAttualità

Xylella, pronti due bandi Psr per il reimpianto di ulivi. La Regione: “vigili contro speculazioni”

LECCE- Ora comincia il bello. Dopo la decisione assunta a Bruxelles dal Comitato fitosanitario europeo di consentire il reimpianto di ulivi nel Salento, tranne la fascia di 20 km nel nord Brindisino, è tempo di programmare gli interventi sul territorio e metterlo al riparo da speculazioni. Ci vorrà almeno un mese perché quella decisione diventi esecutiva. Un mese che la Regione Puglia conta di sfruttare a proprio vantaggio attraverso la pubblicazione dei due attesi bandi del Psr che serviranno a finanziare le piantumazioni. Sono due le misure in particolare, la 4.1.c da 32mln di euro, che deve essere comunque nuovamente sottoposta al controllo del comitato di sorveglianza del Psr, e la misura 5.2 da 10 milioni per ripristinare il potenziale olivicolo danneggiato. “Queste due misure saranno pronte già la prossima settimana”, assicura Gianluca Nardone, a capo del Dipartimento regionale agricoltura.

Questi aiuti, al contrario di quelli per la calamità, potranno essere erogati non solo alle imprese agricole iscritte alla Camera di commercio, ma anche ai piccoli proprietari, famiglie o pensionati, che siano dotati di fascicolo aziendale.

Il punto è: il Piano di sviluppo rurale finanzierà solo il reimpianto delle cultivar ritenute al momento più tolleranti o resistenti a Xylella, cioè Leccino e Favolosa? “Credo sia legittimo aspettarsi finanziamenti solo per varietà tolleranti che possano garantire un presumibile ciclo di vita abbastanza lungo da dare opportunità di reddito all’agricoltore. Credo sia ciò che si aspetta il contribuente”, rimarca Nardone. “Non ci sono soldi per tutti – chiarisce – e per questo ci si attende che le associazioni di categoria diano opportuna comunicazione degli incentivi, sperando che i criteri di selezione diano priorità a chi più ne ha bisogno”.

Il rischio di speculazione resta, visto che già nei mesi scorsi il prezzo di Leccino e soprattutto di Favolosa ha registrato consistenti rincari, anche del 200 per cento. Come si interverrà? “Ci sarà un attento monitoraggio su ciò che accadrà. È legge di mercato – spiega Nardone – che in casi come questi all’aumento della domanda ci sia un aumento del prezzo. Vigileremo perché questo non accada e se accadrà perché non sia un esercizio di posizione dominante vietato dall’Antitrust”.

Articoli correlati

Tromba d’aria si abbatte su un lido: paura e danni

Redazione

Iacovone, c’è l’ok dalla Conferenza dei servizi

Redazione

Esasperazione tra i lavoratori dell’indotto della centrale Enel di cerano

Mimmo Consales

Eolico offshore, Pagliaro: basta con la favola green

Redazione

Incendio San Cataldo 2023: abbattuti gli alberi bruciati ed estirpata la quasi totalità della necromassa

Redazione

Emergenza caldo estate: 50 quintali di angurie per anziani e fragili

Barbara Magnani