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Xylella, si tornerà a piantare ulivi nel Salento

BRUXELLES – Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che oggi, nella riunione del Comitato Fitosanitario Permanente di Bruxelles, è stato approvato il testo di modifica delle misure europee di emergenza per la gestione delle aree contaminate dalla XYLELLA fastidiosa. Le nuove disposizioni introdotte tengono conto delle richieste avanzate dall’Italia e prevedono: la possibilità di reimpianto delle specie ospiti nella zona infetta (ad esclusione degli ultimi 20 km più a nord); la possibilità di non abbattere le piante monumentali risultate non contaminate che si trovano nei 100 metri da una pianta infetta, a patto che venga protetta dal vettore e ispezionata periodicamente; la libera movimentazione dalla zona demarcata delle tre varietà di vite risultate non suscettibili (Negramaro, Primitivo e Cabernet Souvignon). “Si tratta di un risultato importante -afferma il Ministro Maurizio Martina- ottenuto grazie al costante lavoro diplomatico fatto in queste settimane a Bruxelles. Ora dobbiamo ripartire, guardando al futuro dell’olivicoltura e dell’agricoltura salentina. Bene anche le misure di protezione rispetto alle importazioni dall’estero che danno più garanzie di sicurezza“. Stabilito il rafforzamento delle ispezioni nei siti di produzione europei che coltivano sei specie, tra cui olivo, oleandro e mandorlo, identificate come ad alto rischio a causa dell’elevata sensibilità al batterio. 

Arrivato il via definitivo a procedere al reimpianto nella zona infetta, del Salento, ad esclusione degli ultimi 20 km, di due varietà di ulivo risultate resistenti al batterio Xylella. E’ un’ottima notizia ed è un risultato importante per chi, in questa vicenda a tratti surreale, si è impegnato a trovare soluzioni concrete più che a seminare polemiche”.

E’ quanto dichiarano gli europarlamentari salentini Paolo De Castro e Raffaele Fitto in seguito al voto del comitato Ue per la salute delle piante che abroga ufficialmente l’articolo 5 della Decisione (UE) 2015/789 che sinora aveva vietato l’impianto di ulivi nelle zone infette del Salento. Nel voto di oggi è prevista anche la deroga all’abbattimento, se debitamente isolate per evitare la contaminazione, delle piante monumentali sane di particolare interesse storico, precedentemente censite e che si trovano nel raggio di 100 m da quelle infette.

La tutela degli ulivi secolari è imprescindibili per la conservazione del paesaggio pugliese – aggiungono i due europarlamentari – ringraziamo il Commissario Vytenis Andriukaitis, che ha mantenuto il suo impegno affinché si eliminasse il divieto di reimpianto in Salento dichiarato rispondendo alla nostra interrogazione presentata nel luglio 2016”.  “A questo punto -concludono De Castro e Fitto- grazie al via libero di Bruxelles al reimpianto ci auguriamo che si possa subito avviare uno straordinario ed efficiente programma di rilancio dell’agricoltura salentina e pugliese e ridare così speranza ai nostri olivicoltori”.

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