GALLIPOLI- Strangolato e in parte sciolto nell’acido. Eseguita la tac sul corpo del marocchino Khalid Lagraidi, il 41enne ucciso e rinchiuso in un fusto abbandonato nelle campagne alla periferia di Gallipoli nel giugno scorso
Da quanto emerso ci sarebbero tracce di immersione del cadavere nell’acido e segni sul collo di taglio, come se fosse stato strozzato.
Il corpo del marocchino è stato trovato in posizione fetale, rannicchiato dentro il fusto, con una corda al collo. Da un prima ricostruzione, l’assassino avrebbe provato a scioglierlo con dell’acido muriatico e poi lo avrebbe ricoperto di cemento. La volontà era, chiaramente, quella di farlo sparire per sempre.
E ora, dopo l’autopsia che sarà eseguita martedì mattina, si attende il confronto dell’ex pentito Marco Barba, attualmente detenuto e indagato per omicidio e occultamento di cadavere, con i magistrati e la figlia Rosalba.