CronacaEconomia

Cdr Cavallino, tegola da 20 milioni sui Comuni salentini

CAVALLINO- Una Tegola da 20 milioni di euro per i Comuni della provincia di Lecce. E’ questo l’importo che i 97 comuni della provincia dovranno pagare alla società Progetto Ambiente che gestisce l’impianto pubblico di Cdr a Cavallino.
Lo ha stabilito in via definitiva il Consiglio di Stato con una sentenza pubblicata nei gironi scorsi. I giudici hanno accolto le tesi del gestore, difeso dall’Avv. Luigi Quinto riconoscendo il diritto all’adeguamento della tariffa di conferimento.

Si chiude così una lunga querelle giudiziaria avviata sei anni fa, che ha visto contrapposti l’ATO ed il gestore in ben dieci impugnative tra TAR e Consiglio di Stato, nella quale la Progetto Ambiente (società partecipata dal Gruppo Marcegaglia di Mantova e dal Gruppo Albanese di Massafra), che gestisce l’impianto di produzione di cdr di Cavallino, aveva chiesto, all’indomani della sua entrata in funzione, il riconoscimento dell’adeguamento della tariffa per effetto di alcune modifiche normative sopravvenute alla gara che avevano determinato un maggior costo di gestione.

L’ATO di Lecce aveva sempre respinto la richiesta della ditta che, nel 2011, aveva fatto ricorso al Giudice amministrativo. Quindi la tariffa deve essere adeguata: tra € 30 ed € 40 a tonnellata (a secondo delle annualità) per ogni anno di gestione a partire dal 2010, che, moltiplicato per i cinque anni e mezzo di servizio già espletati e per i quantitativi conferiti, determina un credito per la ditta di 20 milioni di euro. La cifra dovrà essere ripartita tra i comuni della provincia di Lecce in funzione dei conferimenti eseguiti.

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