LECCE- Bisogna fare il Lecce. La squadra affamata, spietata, determinata vista all’opera fino alla partita contro il Frosinone. Quella era una squadra quasi inappuntabile. Ma era anche un altro campionato dove Miccoli e soci stavano facendo qualcosa di straordinario: dopo essere partiti dagli abissi della classifica hanno accarezzato la promozione diretta. Adesso è un’altra storia. La squadra di Lerda ha di fronte una formazione che ha potuto programmare per tempo questa fase finale; ha staccato il biglietto play off in settima fila, ha nelle gambe tanta freschezza; riserve energetiche che tornano utilissime in queste sfide estenuanti. Il Lecce non sembra accusare contraccolpi sul piano atletico, ma la pressione che ha la formazione salentina non è pari a quella di Frosinone, Pisa o Benevento, ma il Lecce deve essere più forte di tutto questo. Ci vuole una notevole forza mentale in questo tipo di partite.
“La settimana è filata liscia – ha detto Lerda -, ma l’approccio alla partita non si può verificare durante gli allenamenti. Mi affido alla nostra esperienza, alle nostre certezze perché nelle difficoltà abbiamo reagito bene e siamo convinti che i nostri tifosi ci daranno una grossa mano”.
Il tecnico giallorosso ha convocato 23 calciatori. Praticamente tutti a d eccezione del convalescente D’Ambrosio.
L’allenatore piemontese dovrà sciogliere gli ultimi dubbi, ma dal primo minuto potrebbe esserci il rientro di Amodio, al fianco di Papini. In attacco, invece, Doumbia potrebbe essere impiegato sin dal fischio d’inizio. Lerda dovrebbe dare ancora fiducia a Bogliacino
Questa la probabile formazione: Caglioni in porta; Diniz, Martinez, Abruzzese e Lopez in difesa; Amodio e Papini a centrocampo; Doumbia, Bogliacino e Beretta alle spalle di Miccoli.
