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A Gubbio il pranzo è servito. Il Lecce passa 2-1

LECCE- Non c’è Miccoli per scelta tecnica, manca anche Vinetot squalificato nella formazione di mister Lerda pronta a lanciare l’assalto al Gubbio nell’anticipo di mezzogiorno di campionato. Si rivede Martinez in coppia con Abruzzese al centro della difesa, In porta c’è l’esordio di Caglioni dal primo minuto.

Nell’undici titolare torna Amodio nella cerniera di centrocampo con Papini, il tecnico punte sulle capacità di propulsione e contenimento dei due giocatori. Zigoni è il terminale offensivo con Beretta, Bogliacino e Ferreira Pinto a supporto. Il Gubbio prova a scrollarsi di dosso la sconfitta con il benevento costata l’esclusione momentanea dalla zona play off. Il fischietto è affidato al signor Valerio Marini di Roma. E’ la squadra di casa che per prima prova a rendersi pericolosa. La risposta giallorossa arriva anche dalla bandierina ma senza effetti. Piu’ incisiva ma poco concreta la conclusione di Beretta al 10° minuto.

Tiro fuori misura. Il Lecce ragiona in campo e cerca di pressare alto il Gubbio che invece prova a cercare le ripartenze. L’attaccante giallorosso è scatenato poco dopo. La sua conclusione destinata al set è preda di uno strepitoso intervento di Pisseri. Sale la pressione del Lecce la squadra di Roselli è in affanno e si chiude a riccio. I tentativi di aprire varchi passano dai cross che arrivano dalle corsie laterali. Quando non ci sono difensori c’è pero’ la sfortuna a dire di no a Beretta.

Tra lui e il gol c’è una traversa di troppo. E’ solo il preludio al gol del vantaggio che giunge al 23esimo con Abruzzese che si trova al momento giusto nel posto giusto. Beretta continua a portare scompiglio nella difesa eugubina, l’intervento di Radi in piena area di rigore lascia piu’ di qualche dubbio. La reazione del Gubbio con un Lecce padrone del campo è nel colpo di testa a lato di Addae. L’intervento di Amodio in area di rigore scatena le proteste dei rossoblu’. Marini dice che è tutto regolare. I giallroossi abbassano i ritmi e non concedono spazi all’avversario.

La partita si svolge maggiormente a centrocampo. Poco prima della pausa del primo tempo, azione in velocità del Lecce con il solito Beretta che scarica in rete la sfera del 2-0. Prosegue il momento magico del giovane attaccante. Non c’è il tempo di godersi il doppio vantaggio perchè il Gubbio con Malaccari riaccende le speranze di rimonta con il gol del 2-1. La ripresa si apre senza variazioni. Lerda e Roselli non cambiano nulla. Dalle prime battute c’è il ritorno della squadra di casa proiettata alla ricerca del pareggio.

Il Lecce non si fa sentire in avanti, il Gubbio invece si e si affaccia pericolosamente dalle parti di Caglioni. La prima occasione per il Lecce arriva dalla bandierina. Tra Abruzzese e il gol st5avolta ci sono dei centrimentri di troppo. Ci prova nuovamente la formazione giallroossa con Zigoni che non trova il tempo giusto per la battuta. Lerda chiede qualcosa di diverso e gioca la carta Barraco per Zigoni. Roselli richiama Belfasti dando spazio all’ex di turno Caccavallo. Il Gubbio ci crede ma Caglioni risponde con sicurezza. Il Lecce non punge dal centrocampo in su’ e le conclusioni arrivano dall distanza ma senza grandi pretese. Lerda soffre in panchina e concede gli ultimi 10 minuti di match a Miccoli che rileva un affaticato Beretta.

Il bomber si presenta a Pisseri su calcio di punizione. Il finale è fatto di sofferenza, il Gubbio preme. Il Lecce deve ringraziare Caglioni autore di due interventi salva risultato nel giro di un minuto con il 90esimo pronto a scoccare. Sul capovolgimento do fronte è bravo Pisseri su Miccoli che angola bene di prima intenzione trovando però l’estremo difensore pronto alla risposta.

Al triplice fischio di Marini, il Lecce festeggia una vittoria importantissima in una gara non facile. Senza fare calcoli guarda la classifica che vede il Perugia scivolare ad appena tre lunghezze di distacco dopo il pareggio di venerdi con il Benevento. 

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