BRINDISI- Personaggio poliedrico capace di riuscire a conciliare l’affiliazione alla Sacra Corona Unita con la passione per la recitazione, con tanto di parte in “Cesare deve Morire”, pellicola vincitrice dell’Orso d’Oro e nominato agli Oscar 2013. Ma anche, a fronte di una condanna a 14 anni e l’arresto, nel 2010, nell’ambito dell’operazione Calypso, anche latitante in Germania. Lì, nei pressi di Stoccarda, è stato identificato e quindi arrestato Gennaro Solito, personaggio di spicco della frangia dei mesagnesi della Scu su cui, appunto, pendeva una condanna di quasi tre lustri per 416 bis, traffico e detenzione di stupefacenti e tentata estorsione.
Solito, latitante in Germania, è stato tratto in arresto dalla polizia tedesca a Phorzeim, vicino Stuttgart, lo scorso mercoledì. Addoso, documenti falsi, già ritenuti tali a dicembre quando, per un caso fortuito, Solito fu bloccato dalla “Polizei”. Da lì in poi, i carabinieri del comando provinciale di Brindisi coordinati dal maggiore Alessandro Colella, hanno monitorato l’evolversi della vicenda fino a quando, a braccetto con le forze in casacca verde, hanno stretto le manette ai polsi di solito.
Lui era anche attore. Solito, secondo le indagini dell’epoca personaggio di spicco della Scu e con un ruolo centrale nel traffico di Cocaina con supervisti Ercole Penna e Daniele Vicentino, aveva preso parte alle riprese del film “Cesare deve Morire”, diretto da Paolo e Vittorio Taviani, capace di are incetta di premi in Europa e nel mondo. Al centro della vicenda, il Giulio Cesare di Shakespeare interpretato dai detenuti di Rebibbia.
La morale dell’opera è che, wikipedia docet, le passioni, i legami e i tradimenti che punteggiano, guidano o traviano la vita dell’uomo (e le loro storie criminali) non sono mai cambiate nei secoli e che le vicende della Storia riproducono, solo in scala diversa, quelle delle vite di tutti. Anche quelle di Solito, fu latitante Scu arrestato in Germania.