LECCE- Eppur si muove, la Provincia di Lecce, o meglio, i consiglieri di Lecce, iniziano a prendere posizione su Tap. In mattinata si è tenuta la commissione consiliare a Palazzo dei celestini alla quale non hanno partecipato, per dei problemi di comunicazione, i Sindaci di Vernole e Melendugno. Le motivazioni ufficiali, della loro assenza, sono da ritrovare negli uffici della provincia che non hanno inviato la convocazione. Ma la posizione dei territori coinvolti dal progetto di Tap sono chiare: no all’impatto ambientale di un’opera che andrebbe ad alterare l’ecosistema locale e compromettere il lavoro delle strutture ricettive che vivono e lavorano grazie alla bellezza del paesaggio. Mentre si attende il parere dell’ingegnere Corsini della provincia di lecce, incaricato dai consiglieri per esprimere un parere terzo, iniziano ad esprimersi i rappresentanti in assise provinciale: Gabriele Caputo del Pd e Paolo Cairo della Puglia prima di tutto
Ora insomma si attende il parere dell’ingegnere Corsini che consentirà alla Provincia di prendere una posizione chiara sul progetto della discordia.
E nel dibattito relativo al gasdotto interviene a muso duro anche il segretario regionale del pd Sergio Blasi che dice: “è fuori discussione che tap non possa sbarcare sulla costa di san foca. Bisogna ragionare sul luogo più idoneo in cui far approdare la mega infrastruttura. Un luogo che non ferisca così tanto il salento”. Una replica anche al senatore sel Dario Stefano, che aveva accusato il pd pugliese di incoerenza sulla questione. “Stefano era nella giunta regionale quando è stato deliberato, tra l’altro, l’ok ad un altro gasdotto, ad Otranto”, aggiunge Blasi. E poi la controproposta che per la prima volta viene lanciata: “Tap lasciasse qui il 15% del suo fatturato annuo, se vuole passare dalla puglia, piuttosto che limitarsi a 5mln di euro. Altrimenti, non vogliamo l’elemosina”.