LECCE – 7 medici dell’ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce e del ‘Giuseppe Sambiasi’ di Nardò, sono finiti nei guai per una morte sospetta. Antonia Perrone, 81enne di San Donato, è deceduta nel febbraio di quest’anno in seguito ad un arresto cardiaco giunto proprio dopo la frattura del polso sinistro.
La denuncia è stata presentata dai figli della donna che vogliono vederci chiaro su quanto è accaduto. Un fascicolo per omicidio colposo è stato aperto dal Sostituto procuratore Emilio Arnesano che ora ha richiesto un incidente probatorio, perchè sia effettuata una perizia tecnica. A breve della vicenda si occuperà un esperto.
Ma andiamo con ordine.
Il 14 giugno dell’anno scorso, dopo una frattura del polso sinistro la donna è stata ingessata presso il reparto di Ortopedia del ‘Fazzi’. Tempo 5 giorni e un arresto cardiaco ha costretto i figli a chiedere l’intervento del 118. Con un’ambulanza la donna è stata trasportata presso il nosocomio leccese in stato di coma.
Ricoverata, è stata sottoposta a varie visite specialistiche e accertamenti medici, tra cui la tac e un controllo ortopedico. Il 30 giugno è stata trasferita al ‘Sambiasi’ nel reparto di Geriatria e dopo un lungo ricovero, il 10 novembre è stata affidata alle cure di una struttura privata di Copertino, dove il suo quadro clinico si è aggravato notevolmente e l’ 81enne è morta nel giro di tre mesi.
Il fascicolo è ora salito al 5° piano del Tribunale di Lecce. Appena sarà assegnato, un Gip si occuperà di fissare la data per l’incidente probatorio.