LECCE – Nuova udienza davanti al Tar di Lecce sul ricorso presentato dall’Ilva di Taranto, in merito ad alcune prescrizioni Aia, l’Autorizzazione Integrata Ambientale.
Si tratta del secondo round davanti al Tribunale Amministrativo Regionale, dopo il successo già incassato dal siderurgico che ha già ottenuto, in prima battuta, la sospensione delle prescrizioni fino alle successiva discussione.
Lo scorso 7 marzo i legali del siderurgico avevano chiesto, nello specifico, la sospensione di alcuni punti dell’Aia e, in particolare, quelli relativi ai sistemi di abbattimento di micro e macro inquinanti e alcuni punti relativi alla rete per lo smaltimento di acque reflue.
Un ricorso, quello in esame, che dunque non mette in questione l’intero impianto dell’Autorizzazione Integrata Ambientale e che, in ordine di tempo, è precedente all’ulteriore ricorso presentato, sempre dal Gruppo Riva, contro la decisione del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini di riaprire e rivedere l’Aia rilasciata meno di un anno fa dal suo predecessore Stefània Prestigiacomo. Un atto, dunque, a tutela dell’autorizzazione siglata con l’accordo delle parti all’epoca.
La battaglia di merito, del primo ricorso, oggi davanti ai giudici leccesi.
di Barbara Scardigno