SURBO – All’indomani di un picco di decessi senza precedenti registrato nel Leccese, ben 11 morti in sole 24 ore, nella notte un’altra vittima è spirata al “Vito Fazzi” di Lecce, dopo 15 giorni di ricovero per positività al Covid-19. Si tratta di un 40enne di Surbo, il primo risultato infetto in paese. Ad oggi è la più giovane vittima salentina, la prima nel Comune surbino che conta in tutto 7 casi noti ufficialmente e confermati dal commissario straordinario reggente, Carlo Sessa.
L’unica patologia pregressa di cui il 40enne soffriva era l’asma.
L’uomo era ricoverato nel nosocomio leccese da 15 giorn: si era sottoposto a tampone, accusando sintomi sospetti, ed era risultato positivo.
Una diagnosi, questa, che non sarebbe stata però immediata, dacché non era nuovo a difficoltà respiratorie, dovute appunto all’asma.
Il 40enne lascia la moglie e due figli piccoli. La famiglia è attualmente ancora in quarantena. In generale la curva dei contagi resta stabile, se non in leggero calo.
La provincia più colpita è attualmente Bari (che conta 741 casi in tutto), seguita da Foggia (527). Poi ci sono le tre province salentine: il Leccese è al terzo posto, con 359 contagi totali, sei nelle ultime ore; Brindisi con 218 di cui dieci resi noti ieri; Taranto ne registra 178, inclusi i 15 in più delle ultime 24 ore. Meno esposta la Bat, con 129 positivi.
Stabile anche la situazione nel Leccese: i Comuni contagiati sono 58 in tutto.
Intanto, nella notte, con un velivolo atterratto a Bari Palese, la Protezione civile nazionale ha consegnato alla Puglia quasi 400 mila mascherine di vario tipo.