Attualità

Crisi industria – Brindisi pronta per lo sciopero generale!

Stabilimento di Cerano

BRINDISI – Brindisi sta vivendo un periodo di crisi che rischia di determinare guasti gravissimi in aggiunta a tensioni sociali. Alla chiusura dell’impianto della Basell P9T ed all’annuncio di vendita dello stabilimento farmaceutico di EuroApi, infatti, si aggiunge la cosa più grave che è rappresentata dalla volontà di Enel di dismettere la centrale Federico II di Cerano senza assicurare alcun investimento alternativo nel territorio. Il che rischia di provocare danni occupazionali gravissimi, anche per effetto della contrazione di commesse per tutte le aziende dell’indotto.

Da qui la mobilitazione anche delle organizzazioni sindacali che lo scorso 24 febbraio hanno proclamato uno sciopero delle prestazioni straordinarie, mentre il prossimo 8 marzo è previsto uno sciopero generale. Nel frattempo, all’interno della centrale si è svolta una assemblea per informare i lavoratori sulle azioni di lotta e sugli sviluppi di contatti attraverso cui, purtroppo, emerge con chiarezza che Enel davvero non vuol saperne di fare investimenti a Brindisi.

E non sono al sicuro neanche gli addetti diretti di Enel, così come denunciano Cgil,Cisl e Uil.

Domani, comunque, a Roma si svolgerà l’ennesima seduta del tavolo convocato dal Ministero del Made in Italy, ma è assai difficile che produrrà effetti benefici per Brindisi, tanto più perché il Governo non ha manifestato volontà di mettere a disposizione finanziamenti per investimenti alternativi in questo territorio.

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