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Lecce, striscia da Inter-rompere

LECCE – Da Natale alla Quaresima. Inter e Lecce hanno fatto percorsi differenti. La capolista della Serie A non ha mai spento le luci che la facevano brillare già a Natale. L’impianto del Lecce, invece, ha fatto registrare discontinuità di funzionamento. E dopo l’Epifania con l’inizio del girone di ritorno i black out sono stati più continui in casa giallorossa se si guarda ai risultati finali. Per forza si deve guardare a quelli perché i tempi parziali non hanno mai portato punti nel calcio.

Tuttavia bisogna ricordare che il Lecce in due mesi, da poco prima di Natale a oggi, ha affrontato l’Inter (sta per accadere la seconda volta nell’ arco di poche settimane), la Juventus (nel suo periodo migliore), la Lazio, in piena corsa in Champions League, la Fiorentina, il Torino, il Genoa. Senza dimenticare il Bologna.

D’Aversa, pur facendo i conti con assenze (per la Coppa d’Africa) e infortuni, sta lavorando per riportare il Lecce ai livelli della prima parte di stagione. Il percorso di una squadra come quella giallorossa è fatta di incidenti, di alti e bassi. Soprattutto se l’età della squadra risulta essere la più giovane del campionato con un età media di 23,9.

Una scelta mirata e condivisa quella di creare patrimonio tecnico e di puntare su giovani sconosciuti i quai, tecnicamente, possono essere meno bravi di colleghi più noti, ma certe situazioni “da campo” non dipendono certamente dal costo del cartellino e dall’ingaggio del calciatore.

La qualità non si allena, ma certe situazioni sì.

Il risultato contro l’Inter sembra scontato e appannaggio della formazione nerazzurra. Che sta dimostrando di poter gestire l’attuale vantaggio sulla Juventus con una certa tranquillità.

I numeri sono eccezionali. Quelli dei gol, ad esempio: 59 all’attivo, 2,36 gol a partita. Questa la media realizzatrice dell’Inter di Simone Inzaghi.

Il Lecce è chiamato ad elevare all’ennesima potenza la guardia contro un reparto offensivo, quello interista, che ha in Lautaro Martinez il leader e capocannoniere della Serie A con 20 gol, quasi il 40 percento delle reti totali realizzate dalla squadra di Inzaghi.

Il Lecce solo in due occasioni ha chiuso la gara senza subire gol, l’ultima volta a fine settembre in occasione della vittoria contro il Genoa.

Ora c’è da sistemare una difesa che sarà priva di Prongacic e Dorgu. Il primo è una colonna della squadra leccese. È la seconda volta che il nazionale croato farà registrare una propria assenza per squalifica. Era già accaduto contro l’Atalanta quando fu sostituito da Touba. E sarà proprio l’algerino a prenderne il posto. Touba, finora, ha giocato poco più 200 minuti per un totale di sole 4 presenze.

L’alternativa al giocatore nato in Francia, ma nazionale algerino, è Blin, ma in panchina D’Aversa potrebbe portare il Primavera australiano Sebastiano Esposito arrivato durante il mercato invernale e nell’ultima stagione in forza al Melbourne City. Il marcatore classe 2005, con passaporto italiano, ha già giocato con la Primavera di Coppitelli 8 partite, delle quali sette dal primo all’ultimo minuto.

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