LECCE- Passano i giorni, anzi i mesi, e Amina sta ancora più male. A dirlo è proprio il suo papà che è seriamente preoccupato per la sua salute e teme che non riuscirà a reggere per molto tutta questa pressione. La ragazza è trattenuta in carcere in Kazakistan da giugno e nonostante ci siano prove schiaccianti che la rendono estranea dall’accusa di traffico internazionale di droga, la situazione non cambia. Amina è ancora lì e non sta bene. L’Italia si sta mobilitando ma questo sembra non bastare.
Amina ha solo 18 anni e vorrebbe ritornare a casa e magari tornare a passeggiare a Lecce. Questo incubo la sta distruggendo e oggi l’unica speranza è riposta in quel 9 novembre, giorno in cui dovrebbe scadere la detenzione.
Oggi abbiamo intervistato il suo papà: