BRINDISI – Altra giornata particolarmente impegnativa per il comparto industriale brindisino, alle prese con la crisi determinata dalla decisione di Basell di chiudere l’impianto P9T, con la conseguente perdita di decine di posti di lavoro e con il rischio concreto di effetto-domino nell’intero comparto chimico.
Stamattina c’è stato un incontro tra le organizzazioni sindacali e il Prefetto Michela La Iacona finalizzato ad informarla sui termini della questione e sulla gravità di ciò che sta accadendo.
Dopo aver fatto un’ampia e dettagliata fotografia della situazione ed approfondito con chiarezza le ragioni delle azioni sindacali, ribadendo la posizione contraria della chiusura del P9T, il Prefetto si è dichiarato molto preoccupato per le ripercussioni economiche e sociali sul territorio ed anche per questo ha chiarito che questa vertenza ha una valenza nazionale.
A fronte di ciò ha accettato di voler intercedere sia con la Regione Puglia ma soprattutto con i massimi organismi di Stato, compreso il Ministero dello sviluppo economico.
Oltre alla Prefettura, i rappresentanti sindacali sono in stretto e costante contatto con il sindaco Pino Marchionna e con il presidente della Provincia Toni Matarrelli per informarli costantemente sull’evolversi della situazione e per invitarli a fare pressioni sul Governo e sulla Regione perché il problema venga affrontato con la dovuta determinazione.
E’ ben chiaro a tutti, infatti, che il rischio questa volta è davvero alto, tanto più se si considera che questa crisi aziendale va ad aggiungersi a quella del comparto aeronautico ed alla imminente dismissione della centrale di Cerano.
Mimmo Consales
