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Il Lecce a Firenze. Baroni: “Sarà una partita intensa, fisica e mentale”

LECCE –  Il Lecce riparte da Firenze, da dove Baroni mosse i primi passi da calciatore. E con la maglia viola esordì in Serie A nel 1982, ma sul campo dell’Inter. Torna al Franchi dopo quasi tre anni. fu avversario della Fiorentina nell’aprile del 2019 alla guida del Frosinone e quel pomeriggio fu festa per la squadra aallenata dall’attuale tecnico del Lecce perché vinse 1-0 con un gol di Ciofani.

“La Fiorentinami ha fatto crescere da bambino, mi ha fatto iniziare un sogno – ha detto il tecnico giallorosso -, ci metteremo attenzione e dedizione, scenderemo in campo cercando dio mettere in risalto le nostre caratteristiche”.

Oltre ad uscire nuovamente imbattuto dal Franchi, Baroni vuole tornare a muovere la classifica dei giallorossi reduci da tre sconfitte consecutive. “La Fiorentina è una squadra forte, ha avuto qualche difficoltà iniziale dal punto di vista offensivo. La squadra viola ha ritrovato i ritmi della passata stagione”.

Baroni ha sempre difeso la propria squadra e il proprio lavoro. E quando c’è il lavoro prima o poi arrivano i risultati. Prova ne siano pure le convocazioni in Nazionale: Falcone per l’Italia e Hjulmand per la Danimarca, o ancora quella di Helgason con la sua Islanda, e di Ceesay e Banda. Senza dimenticare le chiamate Under 21 per Colombo, Gallo e Gendrey. E quelle di Voelkerling e Hasic con l’Under 21 svedese. E di Berisha con l’Albania Under 21.  “Siamo contenti per le convocazioni in nazionale, è merito di tutti, pure della squadra. Staimo bene, sono contento della prestazione e della produzione”.

Sulla formazione non si sbilancia. Nel tridente d’attacco difficile vedere dal primo minuto la presenza di Oudin. “Questa è una partita da sei attaccanti: ci sarà da correre e sacrificarsi. Ci vorrà gamba e sacrificio. Non è una preoccupazione chi parte e chi subentra, mi serve gente accesa. Mi prendo ancora qualche ora di tempo per altre valutazioni. Oudin? Ha fatto bene fichè è stato al suo posto, quando invece l’ho posizionato centralmente si è abbassato a prendere il pallone, perché lui vuole il pallone. Noi, però, non abbiamo bisogno di un ricettore, ma di uno che attacca. Se vuole ritagliarsi uno spazio deve migliorare sotto questo punto di vista”.

Anche al centro dell’attacco Baroni non ha ancora deciso chi schierare. “Stiamo producendo più di quanto facevamo quando le cose andavano bene.  La squadra deve continuare su questa strada: produrre e  credere con prestazioni centrate come quella contro il Toro. Dobbiamo fare la nostra parte come è nelle nostre corde”.

Firenze è la prima tappa per uscire da questo mini tunnel di mancati risultati. “Stiamo facendo il campionato che doveva fare il Lecce. Non mi esalto e non mi deprimo mai. Nella vita occorre equilibrio sempre. Sono sempre concentrato sul lavoro, io e il mio entourage”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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