LECCE – Vita dura per i fumatori . In arrivo drastiche limitazioni non solo in tutti i luoghi aperti come piazze e strade, ma anche nei dehors, alle fermate dei mezzi pubblici e nei posti dove la presenza di bambini e donne incinta potrebbe essere notevole, come i parchi. Potrebbero essere eliminati dunque anche luoghi appositi per fumare, come le sale fumo negli aeroporti.
Le proposte fanno parte di una bozza di legge annunciata dal Ministro della Salute Orazio Schillaci che prevede una stretta sull’uso di sigarette di ogni tipo: non solo per quanto riguarda quelle più diffuse come le “bionde”, le “rullate” e i sigari, prodotti “tradizionali” fatti di tabacco, per intenderci, ma anche per le e-cig, ormai diventate un oggetto cult tra i giovani, e per tutti i prodotti da tabacco riscaldato. La lotta al tabagismo diventa sempre più stretta e più condivisa in diverse parti del mondo: rappresenta una tutela per la salute e per l’ambiente. La tradizione che vede il divieto di fumo in strada e in molti luoghi pubblici è ben radicata in Svezia. Forti limiti e importanti sanzioni anche in Svizzera, nelle Hawaii, in California, in Germania, in Australia e negli stati Uniti, dove la lotta al fumo si fa sempre più importante. La gente si divide: c’è chi è favorevole all’introduzione dei divieti, poiché i limiti potrebbero rappresentare un modo per tutelare tutti, anche i non fumatori e le categorie fragili, c’è chi invece la vede come una limitazione della propria libertà. La scelta di inibire l’uso delle sigarette non è avanguardista.
Già nel 2015 88 nazioni su 186 hanno accolto una proposta dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e hanno applicato delle misure riguardanti l’uso del fumo.
Francesca Spinetta
