GALLIPOLI – Risse, disordini e abuso di alcool. Tutto questo ha portato il Questore della provincia di Lecce, Andrea Valentino, a disporre la chiusura immediata e la sospensione della licenza per 15 giorni della nota discoteca “Praja” situata a Baia Verde a Gallipoli. A preoccupare anche il fatto che gli episodi in questione si siano verificati in un lasso di tempo relativamente breve: solo poche settimane.
Le aggressioni contestate, iniziate all’interno del locale o nelle immediate pertinenze, hanno coinvolto diversi giovani avventori, alcuni dei quali hanno anche riportato lesioni personali, senza che tali eventi siano mai stati segnalati alle Forze di Polizia dal gestore o dal responsabile della security, richiedendone l’intervento al fine di prevenire ulteriori conseguenze e individuare i responsabili.
Per di più, dalle indagini è stato rilevato che questi episodi, gravemente pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza pubblica, siano stati, se non causati, quanto meno favoriti dallo stato di alterazione psicofisica dovuto all’abuso di bevande alcoliche, somministrate in alcuni casi, all’interno della discoteca, anche a minorenni e infra quattordicenni, in violazione della normativa vigente. Nelle scorse ore il decreto del questore è stato notificato ed eseguito dagli agenti del Commissariato di Gallipoli ex articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.
La replica dei gestori della discoteca Praja non si è fatta attendere:
“In tutti questi anni di attività, in tanti avete imparato a conoscerci, consapevoli della professionalità e della serietà con cui da ormai più di un decennio garantiamo un divertimento sano e controllato nella Baia Verde di Gallipoli e in tutti i territori ove insistono le nostre attività.
Sono stati anni fatti di sacrifici, investimenti, continua ricerca per garantire sicurezza e sorveglianza dentro e fuori i nostri locali anche a costo di enormi sforzi economici, nell’esclusivo interesse dei nostri clienti e del territorio di Gallipoli. Ancora una volta, tuttavia, siamo vittime di una normativa di settore illogica, ingiusta e ormai fuori dal tempo che impedisce la tutela giuridica degli addetti al settore e che pregiudica gli investimenti di una vita, su cui bisognerà intervenire. Innumerevoli sono gli arresti, i fermi e le attività di p.s andate a buon fine grazie alla nostra incessante collaborazione, ai nostri mezzi tecnologici e alla nostra serietà.
Oggi veniamo attinti da un provvedimento ingiustificato e oltremodo afflittivo a causa dei comportamenti sbagliati di alcuni clienti che tuttavia finiscono per pregiudicare la nostra attività. Non abbiamo mai anteposto il lucro alla sicurezza dei nostri clienti, non abbiamo mai preferito le scorciatoie alla legge e ciò nonostante la risposta che ci è stata notificata oggi lascia basiti e sgomenti.
Noi non ci arrenderemo a normative miopi e punitive, non cambieremo il nostro modo di agire e di investire sul territorio, sulle nostre risorse umane – la nostra ricchezza più grande – e sui nostri affezionati clienti. Viene però spontaneo domandarsi: l’anno scorso, quando party abusivi proliferavano in tutto il Salento, perché non si è agito con altrettanta velocità?
E ancora, siamo certi che chiudendo un luogo sicuro e controllato si genereranno effetti positivi per i turisti a baia verde?
Noi non molleremo. Per la nostra Storia, per le nostre famiglie, per i nostri dipendenti, per i nostri clienti che da anni scelgono il Salento anche grazie ai nostri sacrifici”.
Giorgia Durante