AttualitàEvidenza

Lido, quanto mi costi? Porto Cesareo in testa, San Foca la più economica. L’indagine di Udicon

SALENTO – Vacanza al mare sulle splendide coste, adriatica e ionica della provincia di Lecce… Quanto mi costi? Con un’indagine, risponde l’Osservatorio prezzi U.Di.Con. (Unione per la Difesa dei Consumatori) locale. “Sono stati presi a campione casuale -Vincenzo Maurizio Rampino e Biagio Malorgio, rispettivamente Commissario U.Di.Con. Regionale e Presidente U.Di.Con. Provinciale- due stabilimenti balneari per ciascuna località delle nostre coste. Sul versante ionico è Porto Cesareo a conquistare il primato in classifica come “regina dei prezzi” (in negativo, ovviamente, per le tasche dei vacanzieri). Per poter affittare il classico pacchetto “ombrellone + 2 lettini” occorrono, al giorno, oltre 20 euro in bassa stagione, tra i 35 e i 45 euro per la mezza stagione, mentre si arriva addirittura ai 60 euro per il mese di agosto. Al secondo posto, si piazza Gallipoli che si distacca di poco, ma comunque arriva a quota 50 euro al giorno in alta stagione. Spostandoci sul versante adriatico, invece, la situazione è diversa. La marina di Otranto, che riesce ad attrarre un elevato flusso di turisti internazionali, risulta essere quella con un’offerta di prezzo veramente variegata: si passa dai 30 ai 50 euro al giorno in alta stagione. La destinazione più economica tra quelle analizzate è San Foca, marina di Melendugno, con un prezzo medio, in alta stagione, che oscilla tra i 35 ed i 40 euro giornalieri”. “Le tariffe praticate negli stabilimenti balneari influiscono su tutto il comparto turistico, perciò è importante verificare la rispondenza di tali prezzi all’offerta dei servizi messi a disposizione -dicono- altrimenti andare al mare diventa un lusso che solo
pochi turisti possono permettersi. Basti pensare che spesso, per lo stesso periodo, costa meno affittare una casa-vacanze piuttosto che noleggiare un ombrellone con due lettini. E comprendiamo bene la differenza tra le due opzioni. Pertanto, occorre che gli stabilimenti adeguino i loro prezzi ai servizi che effettivamente offrono ai clienti. E, se necessario, devono riuscire ad ampliare tale
offerta, aggiungendo al classico package “lettini e ombrellone”, anche altri servizi, quali ad esempio: cabine spogliatoio, servizio ristorazione, docce, servizi igienici, servizi salvataggio, baby park, intrattenimento per adulti o bambini, ecc., per soddisfare le esigenze di un numero maggiore di bagnanti e allo stesso tempo promuovere un turismo di qualità”.

 

Articoli correlati

Bombe contro un bar di Presicce-Acquarica: arrestati i presunti autori

Paolo Franza

Lecce, Krstovic-Morente la “coppia” che non t’aspetti

Carmen Tommasi

Giro d’Italia, a Palazzo Carafa si è insediato il Comitato tecnico

Redazione

Taranto – CDM: 250 milioni per l’ex ilva.

Redazione

Taranto – “4 + 2”: Il Pacinotti si proietta nel futuro.

Redazione

Una Carta Etica per garantire la parità di genere nello sport

Antonio Greco