LECCE – A Montesano, Palmariggi, Carpignano, Seclì e Giuggianello il numero di aziende, durante la pandemia, è aumentato. Le attività sono diminuite, invece, a Miggiano, Morciano di Leuca, Bagnolo del Salento, San Pietro in Lama e Guagnano. Sono tante le modifiche che la pandemia ha apportato al nostro sistema economico, innescando molteplici effetti sulla produzione e sui consumi. Nel nostro territorio, gli ingranaggi dell’economia hanno girato a velocità diverse. In alcuni comuni, come si diceva, il numero delle imprese è diminuito, mentre in altri è aumentato. Questo fenomeno è avvenuto in base alle tipologie di attività produttive. È quanto emerge dal nuovo studio condotto dall’Osservatorio economico Aforisma, diretto da Davide Stasi.
A livello economico-finanziario la provincia di Lecce, a differenza di altre, non è stata colpita violentemente, tant’è che in alcuni comuni è addirittura cresciuto il numero delle attività, anche grazie al ritorno dei flussi turistici. La media provinciale si è attestata a +2,7%, mentre nel capoluogo l’incremento è stato del +2,4%, quindi leggermente sotto la media provinciale. Il saldo della nati-mortalità delle aziende è stato positivo nei seguenti comuni: Montesano Salentino, Palmariggi, Carpignano Salentino, Seclì, Giuggianello, Porto Cesareo, Lizzanello, Martignano, Melendugno e Novoli. Tra gennaio e febbraio, in provincia di Lecce, 886 aziende sono state cancellate dal registro imprese, a fronte di 850 nuove iscrizioni.