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Off-Shore Otranto Castro: le perplessità di Legambiente e Mare Amico

SALENTO – Legambiente non cela la fortissima perplessità sulla proposta dell’impianto eolico off-shore presentato tra Otranto e Castro,  soprattutto in riferimento all’impatto ambientale territorile che il progetto da 90 pale alte 250 metri da installare a partire da 10 chilometri della costa  potrebbe avere per la ravvicinata distanza.  La richiesta, da parte del Presidente Regionale dell’associazione ambientalista Ruggero Ronzulli è quella della realizzazione di uno studio di fattibilità più approfondito che consenta di verificare l’impatto ambientale. La problematica è sempre la stessa:” non è possibile calare dall’alto certi progetti che, invece, devono essere condivisi con i territori”.

Energia rinnovabile sì, per il professor Leonardo Damiani, Vice Rettore del Politecnico di Bari e Presidente del Comitato scientifico” Mare Amico”, associazione ecologico scientifica riconosciuta a livello nazionale con sede operativa a Lizzanello. “E’ necessario mediare tra le diverse esigenze: energia pulita e paesaggio. Ascoltare la cittadinanza non è certamente un aspetto trascurabile”.

Una mozione è stata proposta dal Movimento Regione Salento e sarà depositata dai propri consiglieri in tutte le assise in cui sono presenti. Mozione fatta propria dal presidente della Provincia di Lecce, Stafano Minerva, che la invierà a tutti i sindaci. L’impegno richiesto ai presidenti dei Consigli è quello di discutere dell’argomento nella prima seduta utile.
La questione approderà anche in Consiglio Regionale grazie all’interrogazione già presentata dal Consigliere Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e Presidente del Movimento Regione Salento che presenterà una mozione. Obiettivo: impegnare il governo regionale a prendere una posizione netta e chiara contro l’off-shore nel mare di tutta la Puglia.

E contro l’off-shore, il Movimento Regione Salento senderà in campo con un sit in domenica 14 novembre alle 10e30, a Santa Cesare Terme, in località La Fraula, il pubnto in cui doverrebbe passare il cavidotto che collega la centrale eolica martna alla rete elettrica nazionale, con opere a terra in uno dei tratti naturalisticamente più pregiati del Parco regionale costiero Otranto – Leuca.

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