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Carmen, uccisa in un bar del Torinese. I testimoni: invocava Allah, poteva essere una strage

TORINO – «Lui ci ha offerto un drink, noi non lo conoscevamo. Abbiamo riso e scherzato, poi ci ha aggredito, urlando “Allah è grande”». Simona Davit, amica di Carmen De Giorgi, era insieme a lei nel bar di Luserna San Giovanni, nel Torinese, quando lunedì sera la 44enne di origini salentine (galatinesi più nel dettaglio) è stata improvvisamente accoltellata a morte.

La sua testimonianza farebbe dunque escludere una conoscenza pregressa tra Carmen e il suo assassino. All’una e mezzo di quella notte il 34enne di nazionalità marocchina – arrestato nei pressi del bar subito dopo l’omicidio e attualmente in carcere – avrebbe raggiunto il locale in solitudine. Avrebbe poi preso posto ad un tavolo accanto a quello dove Carmen sedeva in compagnia di altre amiche. Lui avrebbe dapprima iniziato a intrattenersi con loro, con un italiano -stando alle testimonianze- masticato a stento, poi gli avrebbe offerto da bere.

Carmen è stata la prima ad alzarsi per abbandonare il bar ed è in quel momento che il 34enne avrebbe tirato fuori dalla tasca un coltello, colpendola a morte alla schiena più volte, per poi scagliarsi contro due sue amiche, ferite anche loro ma non gravemente.

La titolare del locale ha raccontato di aver già visto il 34enne altre volte nel suo bar. Mai, però, avrebbe assunto un atteggiamento sospetto. «Abbiamo vissuto un film dell’horrore – ha detto – sembrava impazzito. Continuava a ripetere “io sono marocchino, Allah mi protegge”. La povera Carmen si stava divertendo. Prima di tirare fuori il coltello quest’uomo faceva foto all’interno del locale. Anche dopo l’assassinio ha fatto delle foto andando via» ha specificato.

Alla luce delle testimonianze acquisite, l’ipotesi che a monte dell’omicidio vi fossero delle avances non ricambiate dalla vittima adesso sembra gradualmente tramontare.

Non si esclude la pista dell’esecuzione mossa dal fanatismo.

«Carmen era una donna speciale –  ricorda intanto Samanta Bonato, amica d’infanzia e titolare del bar in cui ha lavorato fino a qualche settimana fa Carmen, in un paese vicino – ne aveva passate tante nella vita, aveva perso i genitori e gli rimanevano soltanto la figlia e il fratello».

 

 

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